Nei piani del nuovo Governo non c’è più la flat tax, tanto cara alla Lega di Matteo Salvini, e non ci sarà nemmeno la patrimoniale. Lo ha assicurato il nuovo ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica alla vigilia dell’Ecofin di Helsinki.
Da europeista convinto qual è, Gualtieri ha premesso che “gli scontri continui con l’Europa, i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti: si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti“.
Gualtieri ha anche spiegato che gli obiettivi della nuova manovra di bilancio saranno principalmente tre: evitare l’aumento dell’Iva, avviare la riduzione del cuneo fiscale per i redditi medi e bassi e rafforzare gli investimenti soprattutto in infrastrutture e digitalizzazione con l’obiettivo di scorporare quelli green dal computo del deficit. La lotta ell’evasione con nuove tecnologie potrà aiutare il Governo a trovare le risorse necessarie a sostenere una politica economica finalizzata alla crescita e alla riduzione delle diseguaglianze sociali.
Sulla Flat tax, Gualtieri ha precisato che “è archiviata“, perché “non la faremo mai: dava tanto a chi ha di più ed era ingiusta, sbagliata, insostenibile e incostituzionale perché violava la progressività”. Poi il ministro ha tassativamente “escluso” ogni ipotesi di patrimoniale.
Resteranno invece Quota 100 per le pensioni, ma solo fino al suo esaurimento, e il Reddito di cittadinanza e il Bonus di 80 euro, che saranno però perfezionati.