Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Gruppo Hera.
Il Gruppo Hera inizia l’anno con un nuovo traguardo nella finanza sostenibile: prima azienda italiana a emettere nel 2014 un green bond, la multiutility ha lanciato oggi con successo il suo quarto green bond, inserito nel proprio programma di emissioni obbligazionarie “Euro Medium Term Note Programme” (EMTN), recentemente aggiornato e incrementato nel plafond. Questa obbligazione è in linea con il proprio Green Financing Framework (GFF) predisposto, tra l’altro, sulla base dei principi dell’ICMA e in allineamento con i criteri della Tassonomia europea e certificato da una società indipendente.
L’emissione ha registrato significativo interesse da parte degli investitori internazionali, ricevendo ordini per circa 2,75 miliardi di euro, quasi 5,5 volte l’ammontare offerto.
Con questa emissione, Hera ha nuovamente proposto al mercato l’opportunità di finanziare progetti strategici del Gruppo finalizzati alla transizione green e allineati alla Tassonomia, riconfermandosi come azienda di riferimento per la finanza sostenibile, anche a livello internazionale.
I commenti
“Siamo più che soddisfatti del risultato della collocazione, molto al di sopra delle aspettative, di questo quarto green bond: rende la nostra struttura finanziaria ancora più green e rafforza ulteriormente la struttura patrimoniale, rendendola ancora più resiliente, e il profilo di credito della multiutility, in linea con il Piano industriale, che prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti allineati alla Tassonomia europea, il 98% di quelli ammissibili – afferma Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “In particolare, la nuova emissione rappresenta un ulteriore volano per lo sviluppo di attività che generano valore condiviso, riducendo l’impronta carbonica, rigenerando le risorse, garantendo la resilienza dei servizi gestiti e rendendo quindi sempre più sostenibili i nostri business. Questi impegni sono già definiti anche dal Green Financing Framework e dal Piano di transizione climatica con target Net Zero al 2050 del Gruppo. Questo nuovo green bond conferma pertanto il nostro obiettivo di creazione di valore a lungo termine per i nostri azionisti e il nostro ruolo di multiutility a supporto della transizione green per i cittadini, le istituzioni e le imprese”.
Le caratteristiche del quarto green bond del Gruppo e gli ambiti finanziati
Il quarto green bond del Gruppo Hera (rating Baa2 con Outlook stabile per Moody’s e BBB+/A-2 con Outlook stabile per Standard & Poor’s), ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 6,5 anni con una cedola dello 3,250 % e un rendimento pari a 3,396%. La data di regolamento della nuova emissione è prevista per il 15 gennaio 2025. Il green bond è rappresentato da obbligazioni senior, non convertibili, non assistite da garanzie, destinate alla circolazione tra investitori qualificati. È, inoltre, atteso che al nuovo green bond sia assegnato un rating in linea con quello di Hera.
L’operazione ha visto una significativa partecipazione di investitori internazionali (in particolare, Gran Bretagna, Francia, Germania), in buona parte green e sustainable, a riprova dell’interesse nei confronti del Gruppo anche oltre confine.
È previsto che l’obbligazione venga quotata, sin dalla data di emissione, sul mercato regolato di EuronextDublin e, contestualmente a tale data o in un momento successivo, sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange e sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT PRO gestito da Borsa Italiana.
I fondi raccolti saranno usati per finanziare o rifinanziare numerosi progetti, già effettuati o previsti nel Piano industriale del Gruppo, selezionati sulla base di quanto previsto dal Green Financing Framework (GFF), che perseguono uno o più Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda Onu 2030, articolati in 3 ambiti:
- ciclo idrico integrato (allineato agli SDGs 6, 13 e 14): con la costruzione ed estensione di infrastrutture per la raccolta, il trattamento e l’approvvigionamento idrico, con progetti di raccolta e trattamento delle acque reflue;
- economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento (che risponde agli SDGs 11, 12 e 13): con progetti all’avanguardia nella rigenerazione di materie plastiche, nella digestione anaerobica di rifiuti organici per la produzione di compost e biometano, nei sistemi di raccolta e trasporto degli scarti;
- efficienza energetica e infrastrutture (in coerenza con gli SDGs 7, 11 e 13): con la produzione di energia elettrica rinnovabile tramite fotovoltaico e geotermia, lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, l’installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature per l’efficienza energetica e di tecnologie per la produzione di energie rinnovabili, fino alle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Per assicurare la corretta e trasparente destinazione dei fondi, Hera ha attivato un processo di monitoraggioe rendicontazione, che prevederà anche la pubblicazione sul Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo di quanto effettivamente assorbito da ogni intervento, insieme all’evidenza delle performance ambientali raggiunte.
I partner dell’operazione
L’emissione del green bond Hera è stata coordinata da BNP Paribas, Credit Agricole CIB, Mediobanca, UniCredit, BBVA, Intesa Sanpaolo, Banco Santander, Banca AKROS, Deutsche Bank, BPER Banca, Montepaschi di Siena, Barclays e Caixabank come Joint Bookrunners. Lo studio legale Legance ha assistito Hera, mentre lo studio Linklaters ha supportato i Joint Bookrunners.