Il Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha chiuso il 2021 con un utile netto consolidato pari a 1,1 miliardi, con una crescita del 35% rispetto ai 284 milioni del 2020. Tale ammontare include, per 164 milioni, anche la plusvalenza netta realizzata con la cessione del Ramo Banca depositaria e Fund Administration di Fideuram Bank (Luxembourg). Al netto di tale componente – che non è ricorrente – l’utile netto a fine 2021 ammonta a 937 milioni, in crescita del 15% rispetto all’anno prima, rappresentando comunque il miglior risultato di sempre per Fideuram.
Lo dice un cominciato del gruppo dopo che il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Paolo Molesini, ha approvato i risultati d’esercizio e consolidati al 31 dicembre 2021.
Masse amministrate crescono del 12% ai massimi storici
Le masse amministrate del Gruppo – che conta 6.594 Private Bankers, con un portafoglio medio pro-capite di 52 milioni – hanno visto una crescita del 12% su anno a 341,2 miliardi, il livello più elevato registrato nella storia del Gruppo, con la componente di risparmio gestito che rappresenta il 65% delle masse amministrate a 220,7 miliardi (+12%),
La buona performance delle masse è da attribuire da una parte a un miglioramento della raccolta netta, pari a 15,7 miliardi, in crescita del 20%, dall’altra a una performance di mercato che ha inciso positivamente sui patrimoni per 21,8 miliardi, si legge nella nota.
“I risultati del 2021 – commenta Tommaso Corcos, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking – confermano la bontà del nostro modello di servizio vincente nel mondo della consulenza finanziaria: con 341 miliardi di euro di masse amministrate siamo leader riconosciuti in Italia e tra le prime private bank in Europa”.
Raccolta netta di risparmio gestito quasi raddoppiata
La raccolta netta di risparmio gestito risulta quasi raddoppiata a fine 2021 a 11,5 miliardi da 5,4 miliardi) di un anno prima, “Grazie all’attività dei Private Bankers del Gruppo che hanno orientato i flussi di risparmio della clientela verso prodotti a più elevato contenuto consulenziale” dice la nota. La raccolta netta di risparmio amministrato risulta invece in calo a 4,2 miliardi dai 6,9 miliardi del 2020.
Le commissioni nette sono risultate pari a 2,1 miliardi, in aumento del 9% e la loro componente maggiore (94%), rappresentata dalle commissioni nette ricorrenti, sono risultate pari a 2 miliardi, in crescita dell’11%. Contenuta a 35 milioni la componente delle commissioni di performance.
Il margine di interesse, pari a 212 milioni, ha evidenziato una flessione di 39 milioni rispetto al 2020, principalmente legata alla minore redditività degli attivi derivante dal calo dei rendimenti di mercato.
Il risultato della gestione operativa si è attestato a 1,5 miliardi (+8%), mostrando un miglioramento rispetto al 2020 quando si era attestato a 1,42 miliardi.
I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking si posizionano al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 dicembre 2021 il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari a 13,6% e il Total Capital ratio pari a 13,8%.