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Gruppo EP-CEPS Dialogue: sulla crescita l’Europa deve fare molto di più

Si é tenuta ieri al Parlamento europeo la riunione del gruppo “EP-CEPS Dialogue” per discutere del prossimo Consiglio Europeo dell’1 e 2 marzo. La riunione, presieduta dal primo Vice Presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, ha visto gli interventi dello stesso Pittella, di Daniel Gros (direttore CEPS) e di Stefano Micossi (membro del consiglio di amministrazione del CEPS e Direttore generale di Assonime), ed i commenti dei deputati europei Pervanche Beres (Presidente della Commissione occupazione e affari sociali) e Sven Giegold (Commissione problemi economici e monetari).

Negli ultimi mesi le condizioni economiche sono notevolmente peggiorate: la zona euro è scivolata in recessione, e le previsioni di crescita in Grecia, Portogallo, Spagna e Italia sono state riviste al ribasso. Come risultato, la disoccupazione è nuovamente in aumento.

La principale preoccupazione è che, mentre i paesi periferici della zona euro, a causa dei forti tagli di bilancio, registrano una drastica riduzione dell’attività, i paesi del centro e il Consiglio e la Commissione europea, non contribuiscono a sostenere la crescita e a ridurre gli squilibri economici. Inoltre, i flussi di finanziamento privato dai paesi ad alto risparmio a quelli ad alto deficit sono quasi del tutto interrotti.

In questa situazione, vi è il rischio che gli sforzi di risanamento di bilancio si rivelino un boomerang e che il debito sovrano diventi insostenibile. Innalzare il tasso di crescita della zona euro e dell’Unione deve essere un impegno prioritario ed imperativo del Consiglio Europeo.

Pertanto, il gruppo “EP-CEPS Dialogue” sta supportando con grande favore la lettera recentemente firmata dai dodici capi di governo dell’Unione europea che sottolinea la “necessità di ripristinare la fiducia tra cittadini, imprese e mercati finanziari, nella capacità dell’Europa di crescere in modo forte e sostenibile”. In particolare nel corso della riunione è stata sottolineata l’importanza della piena attuazione della direttiva sui servizi, “di accelerare l’attuazione del terzo pacchetto energia, di intensificare gli sforzi per la creazione di un vero mercato unico digitale, e di lanciare una nuova iniziativa per ridurre la burocrazia che ostacola l’innovazione e l’occupazione”. Sempre secono il gruppo, “è essenziale una forte azione in questi settori per stimolare gli investimenti interni e di conseguenza il potenziale di crescita. I paesi con bilanci sani dovrebbero sfruttare tutti gli spazi disponibili per sostenere l’attività economica”.

Ecco le richieste al Consiglio europeo avanzate nel corso dell’incontro: “Il Consiglio europeo dovrebbe chiedere agli Stati membri di intensificare gli sforzi per il completamento del mercato interno e la Commissione dovrebbe utilizzare tutti i suoi poteri per promuovere il tempestivo adempimento di questi obblighi. Tali obblighi dovrebbero essere sottoposti alle condizioni previste dall’articolo 121 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea), con sanzioni per i Paesi che non rispettano le indicazioni della Commissione”

Inoltre, “il Consiglio Europeo dovrebbe invitare la Commissione europea a presentare proposte per accelerare l’erogazione dei fondi di coesione e dei fondi strutturali, e aumentare gli investimenti attraverso la BEI e il FEI per progetti infrastrutturali meritevoli, al fine di promuovere il mercato interno (anche aumentando il capitale della BEI). La Commissione dovrebbe inoltre essere invitata a presentare proposte per applicare già nelle attuali prospettive finanziarie tutte le possibili tecniche innovative di leva del bilancio comunitario e delle risorse della BEI e incoraggiare gli investimenti privati ??nei progetti infrastrutturali”.

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