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Grillo divorzia dai Cinque Stelle, Salvini si smarca da Berlusconi

Imagoeconomica

Ci sono o ci fanno? La campagna elettorale non risparmia capriole vere o presunte soprattutto tra i Cinque Stelle e la Lega. Ieri due smarcamenti clamorosi. Anzi, quello di Beppe Grillo è molto di più ed è un vero e proprio strappo con i Cinque Stelle. Il comico genovese  ha creato un suo nuovo blog (beppegrillo.it) prendendo clamorosamente le distanze da quello ufficiale del Movimento Cinque Stelle e tornando alle origini.

E’ uno strappo definitivo con il nuovo leader Luigi Di Maio e con la sua campagna acchiappavoti a dispetto dell’identità originaria del Movimento Cinque Stelle? Di Maio giura di no e dice che “non è un parricidio” ma le interpretazioni fioriscono e solo dopo le elezioni si capirà quale e sia quella vera. C’è chi dice che Grillo lo abbia fatto per marcare il diverso e più moderato profilo elettorale di Di Maio e chi invece giura che il comico ligure non ne potesse più di Di Di Maio e di Casaleggio jr. e delle tante incombenze che erano ricadute su di lui negli ultimi tempi.  “Inizia una adesso un’avventura strordinaria, di liberazione, di fantasia, di utopie, di sogni, di visioni”  promette intanto Grillo sul nuovo blog.

Più tattico invece lo smarcamento di Matteo Salvini del profilo neo-euripeista di Silvio Berlusconi che, in visita al Parlamento Europeo, ha dichiarato di voler rispettare, pur non condividendolo, il tetto del 3% al deficit pubblico. Salvini è andato su tutte le furie dicendo che per la Lega quel tetto non esiste. E, in effetti, se il centrodestra tenesse fede alle sue promesse da marinaio sulla flat tax e sull’abolizione della legge Fornero, non salterebbe solo quel tetto ma esploderebbe anche il debito pubblico. Per questo tutto lascia immaginare che le scaramucce tra Salvini e  Berlusconi siano tattiche, per marciare divisi e colpire uniti nell’acciuffare voti a destra e a manca. Ma fino a un certo punto. Perchè l’alleanza tra Forza Italia e Lega, al di là del diverso profilo personale dei due leader, è tutl’altro che granitica e la voglia di Berlusconi e di Salvini di riprendersi la libertà l’uno dall’altro un secondo dopo il voto lo si intuisce a prima vista. Anche se a decidere per davvero sul futuro dell’alleanza di plastica del centrodestra saranno i risultati delle urne.

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Categories: Politica