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Grillo dichiara ad Handesblatt che “l’Italia è di fatto fuori dall’euro” ma è una bufala colossale

Grillo, basta scherzare sull’euro. Toglieteci tutto ma lasciate stare l’euro. Il leader del Movimento 5 Stelle sa che è tecnicamente impossibile uscire dall’euro e che, se in via puramente ipotetica, ciò avvenisse, sarebbe una catastrofe non solo per l’Italia ma per l’Europa, che si sfalderebbe, con tutto quel che ne consegue sul piano economico, finanziario, politico e sociale. Ecco perché le sue dichiarazioni al giornale tedesco Handesblatt non sono solo una bufala (una delle tante che Grillo ci propina sovente) ma una mina vagante che contribuisce a incrinare ulteriormente l’affidabilità del Paese. 

Non è per caso che dopo il bizzarro risultato elettorale, lo spread Btp-Bund sia tornato a salire, il Tesoro debba pagare rendimenti sempre più alti alle sue aste – come è avvenuto anche oggi – e la Spagna abbia ormai azzerato il suo differenziale nei nostri confronti. Non è certo solo colpa di Grillo, ma quando il comico genovese sostiene che  “l’Italia è già di fatto fuori dall’euro”, che i Paesi del Nord lo sanno e tengono Roma “solo finché avranno recuperato gli investimenti delle loro banche nei titoli di Stato e poi ci lasceranno cadere come una patata bollente”, dice solo sciocchezze che fanno male all’Italia. 

Per fortuna, al di là del governo che verrà, c’è sempre la Bce di Mario Draghi con la sua volontà di fare ogni cosa per salvare l’euro e rimettere le cose a posto. E per fortuna l’Italia non è fatta solo di gente impazzita e di comici che si divertono a usare il referendum online sull’euro come una clava per alimentare le paure e le illusioni più pericolose che albergano tra gli sprovveduti. Ma se referendum ha da essere, ne suggeriamo uno a Grillo.  Provi a porre ai suoi fan la seguente facile domanda: “Sareste contenti di perdere il 40-50% del vostro reddito e del vostro patrimonio dalla sera al mattina attraverso l’uscita dall’euro e il ritorno alla lira?”.  Questo è il vero quesito da  porre agli italiani. Il resto sono balle.

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