Condividi

Grilli, gli stranieri tornano a comprare il debito italiano

Lo spread è tornato ai livelli dello scorso anno anche grazie agli investitori stranieri che hanno ricominciato a comprare titoli di stato italiani – “I mercati stanno premiando i paesi dove vedono progressi più lineari e veloci”, ha dichiarato il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli.

Grilli, gli stranieri tornano a comprare il debito italiano

I buoni risultati dello spread e il sorpasso della Spagna sono merito anche degli investitori stranieri. La fiducia sull’Italia viene soprattutto dall’estero e per quanto riguarda il debito pubblico, “non stanno comprando solo investitori italiani. Sono tornati gli stranieri”, ha detto Vittorio Grilli alla presentazione del nuovo Btp Italia, il titolo con scadenza quadriennale per i piccoli risparmiatori. Il vice ministro dell’Economia si è mostrato ottimista sulla collocazione senza oneri eccessivi dei circa 450 miliardi di titoli stimati per il 2012. 

“Nelle ultime settimane lo spread ha recuperato parecchio rispetto alla Spagna”, ha continuato Grilli, “e questo significa che i mercati stanno premiando i paesi dove vedono progressi più lineari e veloci”. Infatti il differenziale Btp-Bund si attesta ormai da giorni poco sopra i 300 punti, dopo il record dei 567 dello scorso novembre. Anche la manovra da oltre 20 miliardi di euro del Governo Monti ha giocato la sua parte e l’esecutivo spera che questo abbassamento degli interessi aiuti a portare a termine l’obiettivo di deficit del 2013.

Anche Maria Cannata, la responsabile del debito pubblico del Ministero dell’Economia, ha mostrato ottimismo sull’esito dei collocamenti di questi primi mesi del 2012 che procedono come da programma. “Le emissioni totali finora sono a quota 106-107 miliardi, quindi quasi il 25%”, ha dichiarato. 

L’ex direttore generale del Tesoro si mantiene tuttavia cauto: “I mercati sono ancora fragili e non è il momento di forzare. Nella situazione in cui siamo si va con il vento, non controvento”. Via XX settembre continuerà a incrementare le emissioni a più breve termine almeno fino a metà anno, ma con l’intenzione però di tornare a collocare debito di durata superiore ai 10 anni non appena si presenterà il “momento opportuno”. 

 

Commenta