Sostenuta dallo sprint del comparto bancario guidato da Intesa e Unicredit, Piazza Affari acquista slancio nel pomeriggio e chiude in rialzo dell’1,5%. Dopo una mattinata all’insegna della cautela, in scia alla fumata grigia sull’accordo per la Grecia e al calo dell’indice Zew in Germania, anche le altre piazze europee azzerano le perdite e chiudono a sorpresa in territorio positivo con l’eccezione di Francoforte, invariata. Parigi +0,56%, Londra +0,33% dove cade Vodafone dopo i ricavi da servizi del secondo trimestre in flessione dell’1,4%, escluso l’impatto delle acquisizioni e le fluttuazioni dei cambi Si tratta del primo calo in dieci trimestri e di un risultato peggiore delle attese degli analisti (-0,7%).Il cambio euro dollaro è in leggera salita a 1,2715. Ritraccia invece il petrolio a 85,51 dollari al barile e l’oro a 1.728 dollari l’oncia.
I listini europei hanno ripreso fiducia nell’ultima ora delle contrattazioni incoraggiate dal miglioramento di Wall Street che, partita in calo, ha poi recuperato terreno. Alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones sale dello 0,39% mentre il Nasdaq cede lo 0,06%. Bene Home Depot che beneficia di conti migliori delle attese e del rialzo dei target 2012. Giù Microsoft dopo l’annuncio delle dimissioni per motivi personali di Steven Sinofsky, padre di Window 8. Negli Usa il mercato guarda al fiscal cliff: per creare consenso sulla soluzione Barack Obama vede oggi i leader sindacali e di think thank americani, mentre incontrerà domani gli amministratori delegati della Corporate America e venerdì i leader democratici e repubblicani del Congresso.
Atene chiude in rialzo dello 0,37% in attesa dell’Eurogruppo del 20 novembre. Nella sua prima conferenza stampa François Hollande ha esortato a non abbandonare Atene: “La Grecia attende il sostegno del Fmi e dell’Europa. Gli è dovuto, anche per mettere fine ai dubbi sull’integrità della zona euro”. Oggi Atene è riuscita a collocare quattro miliardi di titoli di Stato a breve termine, avvicinandosi ai cinque miliardi di titoli che arrivano a scadenza il 16 novembre. Nel dettaglio ha collocato Nell’asta 1,3 miliardi di titoli a 13 settimane al tasso del 4,2%, e 2,763 miliardi di titoli a un mese al tasso del 3,95%. Attesa ora l’asta di giovedì con cui potrebbe arrivare a coprire tutto l’ammontare necessario per le scadenze del 16 novembre. Secondo quanto riferisce la Bild, anticipando l’edizione di domani, il governo tedesco avrebbe intenzione di accorpare le tranche dei pagamenti previsti per il 2012 alla Grecia in un unico versamento da 44 miliardi: Ai 31,3 miliardi programmati per il secondo trimestre 2012 (non ancora versati), si aggiungono 5 miliardi per il terzo e 8,3 miliardi del quarto. Secondo il tabloid il governo greco ha chiesto di ottenere un versamento unico al ministero delle finanze tedesco.
Oggi il Tesoro è riuscito a collocare tutti i 6,5 miliardi di euro a un anno in offerta con tasso medio in discesa all’1,762% dall’1,941%. Lo spread Btp-Bund chiude a quota 362 punti dopo un picco nella mattinata a quota 375 punti. “E’ prematuro parlare di manovre aggiuntive, a nostro giudizio mi sembra non ce ne sia bisogno. Fino a 2014 i conti sono in ordine in maniera permanente”, ha affermato il ministro Vittorio Grilli sulla differenza nelle stime di deficit/Pil della Commissione europea rispetto a quelle governative.
A Piazza Affari oggi gli occhi sono sulle trimestrali delle banche. Intesa che chiude in rialzo del 5,19%, ha archiviato un utile del trimestre di 414 milioni in calo dell’11,9% rispetto ai 470 milioni del trimestre precedente per effetto del maggiore onere fiscale. Ma il risultato fa meglio delle attese degli analisti. E l’ad Cucchiani ha confermato un dividendo almeno pari a quello dell’esercizio 2011. Bene anche Unicredit +4,39% che nel trimestre chiude con utili a 335 milioni di euro, sopra le attese. Mps +5,06% e Bpm +4,57%. Parmalat +3,57%.
Crolla sul Ftse Mib Tod’s -6,28% nel giorno dei conti: i risultati in crescita non hanno convinto gli analisti. I ricavi si sono attestati a 749,9 milioni di euro, +7,3% rispetto all’analogo periodo 2011. Pirelli -2,82%, sulla delusione per la revisione dei target dei ricavi per l’esercizio 2012, Enel Green power -2,22%, Fiat Industrial -2,01%. A2a cede l’1,15% sulla scia del calo delle utilities per la delusione sul gruppo E.on, che ha tagliato i target 2013. Enel cede lo 0,22%.