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Green pass, terza dose, tamponi: tutte le novità in arrivo

Imagoeconomica

I contagi continuano a salire e, anche se l’Italia è ancora lontana dai livelli raggiunti dagli altri Paesi europei, le prime contromisure potrebbero arrivare già nel corso della settimana. Nei prossimi giorni si terrà un nuovo Consiglio dei ministri che dovrebbe approvare l’obbligo di terza dose per il personale sanitario e per quello delle Rsa. Nello stesso frangente potrebbe arrivare anche un provvedimento che ridurrà la durata del green pass dagli attuali 12 a 9 mesi. Vediamo quali sono le ipotesi sul tavolo.

OBBLIGO DI TERZA DOSE

Sul tavolo del consiglio dei ministri arriverà un provvedimento che stabilirà l’obbligo di terza dose per i sanitari e per il personale delle Rsa. Secondo i dati, i contagi in queste categorie, le prime a ricevere il vaccino, stanno nuovamente aumentando. Dal 14 ottobre al 14 novembre sono stati 2.736 i nuovi positivi contro i 2.396 del mese precedente e i 936 del periodo tra il 14 settembre e il 14 agosto. Con la terza dose obbligatoria si spera dunque di porre rimedio all’incremento che tra l’altro riguarda due categorie in prima linea nella lotta contro il Covid-19.

LE NOVITÀ SUL GREEN PASS

Il Governo pensa di estendere l’obbligo di green pass nei ristoranti e al lavoro fino a giugno del 2022 (la scadenza attuale è fissata al 31 dicembre 2021). Non solo, probabile anche una riduzione della durata del certificato verde, che potrebbe passare da 12 a 9 mesi sia dopo la seconda che dopo la terza dose. Una decisione in linea con le ultime indicazioni fornite dalla scienza, secondo cui la protezione contro il contagio offerta dal vaccino cala al 50,2% dopo sei mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale, motivo per il quale si spinge sulla necessità di effettuare la terza dose.

NO A RESTRIZIONI PER I NON VACCINATI

L’Italia non seguirà l’esempio dell’Austria, che pochi giorni fa ha deciso di imporre nuove restrizioni solo ai cittadini non vaccinati. Da giorni alcuni Governatori spingono affinché le eventuali nuove limitazioni legate al passaggio delle Regioni in zona gialla o arancione valgano solo per i non vaccinati. Ipotesi respinta da Palazzo Chigi che fa sapere: “non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco”.

“Non abbiamo bisogno di un lockdown per i non vaccinati”, ha ribadito Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, nella trasmissione ‘The Breakfast Club’ di Radio Capital. “L’Austria ha fatto questa scelta drammatica perché era in ritardo con le coperture vaccinali”, ha aggiunto, sottolineando che Vienna ha “tassi di incidenza dieci volte superiore ai nostri”.

CAMBIAMENTI SUI TAMPONI

Il Governo ad oggi non sembra avere intenzione di seguire nemmeno il modello tedesco sul 2G, vale a dire green pass solo per i vaccinati e i guariti dal Covid, escludendo chi effettua test molecolari o rapidi. Possibili però delle novità sui tamponi. Due le opzioni:

  • green pass solo a chi si sottopone al test molecolare, considerato più affidabile;
  • green pass anche con tampone rapido, ma valido per 24 ore e non più per 48.
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