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Grecia: vertici in Europa, Padoan rassicura sull’Italia

Mentre la temuta tempesta sui mercati fa vedere i suoi effetti, il presidente della Commissione Ue convoca una conferenza stampa intorno a mezzogiorno. Formalmente si tratta del “consueto briefing del lunedì mattina” ma nulla è meno consueto dopo la rottura delle trattative con Atene. In Francia François Hollande ha convocato un consiglio dei ministri straordinario mentre la cancelliera Angela Merkel incontrerà i principali partiti tedeschi per fare il punto della situazione. La Bce è pronta a convocare un cp0nsiglio direttivo e ha valutare se e come proseguire nel sostegno dell’euro. E mentre il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis rilancia il suo appello ai leader europei in un’intervista al quotidiano Bild, in Italia Pier Carlo Padoan lancia messaggi rassicuranti dalle colonne del Corriere della Sera.

SOLUZIONE POLITICA

Ora Yanis Varoufakis si appella ai leader europei: “Possono scongiurare il disastro”. E’ Angela Merkel ad avere “le chiavi per evitare fine terribile della crisi”. Nel lunedì più nero per le Borse europee, sottoposte allo scossone greco, Yanis Varoufakis parla con il quotidiano tedesco Bild e dà la sua versione. Soprattutto si appella all’Eurpopa politica, quella che – ricorda – lo stesso Matteo Renzi aveva critica sulla questione emigrazione dicendo “E’ questa l’Europa che vogliamo?”.

“I vertici dell’Unione europea a Bruxelles afferma Varoufakis – non sono in grado di adottare iniziative politiche. I capi di governo dell’Unione europea devono agire. E tra loro è la cancelliera Merkel, in quanto rappresentate del Paese più importante, ad avere in mano le chiavi per evitare una fine terribile di questa crisi. Spero che le usi”. Quanto alla proposta dell’Eurogruppo, spiega il ministro, “non abbiamo potuto accettarla, ma non abbiamo nemmeno potuto rifiutarla di fronte all’importanza della cosa per il futuro della Grecia. Perciò abbiamo deciso di rivolgerci ai cittadini e di chiarire la nostra posizione contraria, lasciando però a loro la scelta. Rimaniamo comunque aperti a nuove proposte delle istituzioni. Se queste nuove proposte dovessero arrivare e noi le ritenessimo significativamente migliori, potremmo sempre cambiare le nostre indicazioni e suggerire agli elettori di approvarle. Quindi, per quanto ci riguarda, siamo ancora disponibili a trattare mentre la gente fa le sue valutazioni”.

A Varoufakis, mentre la Commissione di Junker fa sapere di non avere nuove proposte da fare, risponde indirettamente il ministro dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan in un’intervista al Corriere della Sera: “Siamo arrivati a questo punto dopo 4 mesi durante i quali si è perso molto tempo. Da parte greca non si mandavano ai tavoli gli staff per discutere delle misure. Soltanto nelle ultime due settimane si e’ cominciato a entrare nel merito”. Inoltre, aggiunge, “il mandato era di trovare un accordo. Tanto è vero che molti passi avanti erano stati fatti anche da parte dei greci. Certo il governo Tsipras aveva un atteggiamento diverso rispetto al precedente, che era molto più collaborativo”.

NESSUN AUMENTO DEL DEBITO ITALIANO

In ogni caso, assicura Padoan, “abbiamo armi contro le speculazioni”. E tra i rimedi possibili indica l’acquisto illimitato di titoli da parte della Bce, ricordando il “whatever it takes” di Draghi nel periodo della bufera sugli spread.

Padoan coglie l’occasione per chiarire: i crediti dell’Italia verso la Grecia ammontano a “10,2 miliardi di prestiti bilaterali e 27,2 miliardi di contributi al fondo. Smentisco che il default greco produrrebbe un aumento del debito: è già tutto contabilizzato”. 

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