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Grecia, Varoufakis: “Serve ristrutturazione intelligente del debito”

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, chiede una ristrutturazione “intelligente” del debito pubblico ellenico, pur rinunciando a qualsiasi taglio del suo valore nominale, che sarebbe inaccettabile per i creditori. “Uno sconto è una parola sporca, l’ho imparato – ha detto il ministro in un’intervista rilasciata oggi al giornale tedesco Handelsblatt –. Così come noi non vogliamo sentire la parola Troika, i nostri creditori non vogliono sentire la parola sconto. Questo l’ho capito, ma ci sono soluzioni più intelligenti. 

Varoufakis rilancia quindi l’idea di “convertire parte dei crediti che abbiamo ricevuto con i fondi europei di salvataggio in obbligazioni, la cui cedola e rimborso sarebbero indicizzati all’evoluzione del nostro prodotto interno lordo. Non voglio che lo Stato continui a indebitarsi. Il nuovo accordo che vogliamo negoziare deve essere un patto di crescita, sulla base degli investimenti del settore privato”.

Intanto, questa mattina la Commissione europea ha confermato di aver ricevuto una lamentela scritta da Spagna e Portogallo per le accuse mosse ai rispettivi governi dal premier greco Alexis Tsipras, che sabato scorso aveva accusato Madrid e Lisbona di aver creato una sorta di asse ostile ad Atene durante le recenti trattative per prorogare gli aiuti, mosse da motivazioni della loro politica interna. 

La settimana scorsa l’Eurogruppo ha approvato un’estensione di quattro mesi del piano di aiuti alla Grecia, sulla base di una lettera d’impegni scritta di Atene. A fine Aprile il Governo greco dovrà prende impegni più stringenti, presentando un piano di riforme dettagliato e ricco di numeri, che invece mancavano nella lettera firmata da Varoufakis. Sarà proprio quello il primo passaggio decisivo: l’ultima tranche di aiuti da 7 miliardi prenderà la strada del Partenone solo se e quando la Troika darà il via libera al piano che la Grecia presenterà fra due mesi.

Oggi, però, il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Djsselbloem ha aperto alla possibilità di versare nuovi aiuti alla Grecia già nel corso di marzo, ma unicamente a condizione che Atene inizi subito ad attuare le riforme che ha promesso. “Il mio messaggio ai greci è che il programma può iniziare anche prima che l’intero negoziato sia concluso – ha detto l’olandese in un’intervista al Financial Times –. Ci sono elementi che potete avviare subito. Se lo fate allora, a qualche punto nel corso di marzo potrebbe esserci un primo versamento. Ma questo richiederà progressi e non solo impegni”.

Solo a marzo, Atene dovrà onorare pagamenti per oltre quattro miliardi di euro, tra cui 1,4 miliardi di debiti verso il Fondo monetario internazionale.

Sempre questa mattina, la cancelliere tedesca Angela Merkel ha chiesto alla Grecia di “specificare” le riforme che intende realizzare. 

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