Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, fa chiarezza sulle privatizzazioni: quelle già perfezionate non verranno toccate, ma la legge consente al governo di cambiare i termini delle cessioni ancora in corso, valutandone la legalità. “Non cambieremo le privatizzazioni già fatte, ma per quelle in corso potremmo cambiare alcuni termini, esaminandone la legittimità”, ha dichiarato Varoufakis all’emittente radio Real Fm.
Atene intanto ha anche precisato, tramite il responsabile all’Energia Panagiotis Lafazanis (esponente della corrente radicale di Syriza), che non intende comunque procedere nel processo delle privatizzazioni che coinvolge il settore chiave delle utility, a dispetto degli impegni nei confronti dei creditori internazionali.
“L’operazione Admie non andrà avanti” dice Lafazanis al quotidiano Ethnos in edicola oggi. “Le società non hanno fatto offerte vincolanti, dunque non verrà completata. Lo stesso vale per Ppc”. La prevista dismissione dell’operatore della rete elettrica Admie vedeva nella cosiddetta shortlist, tra gli altri, l’italiana Terna e State Grid Corporation of China.
“Non intendiamo cedere l’argenteria di famiglia a prezzi vergognosamente bassi” continua Lazafanis. Un funzionario del dicastero all’Energia spiega inoltre alla stampa che il nuovo esecutivo guidato da Alexis Tsipras non bloccherà la società canadese Eldorado Gold nelle attività di sfruttamento delle miniere a nord del Paese, intende però rivedere le condizioni della concessione.
