L’Eurogruppo dà il via libera ai nuovi aiuti da 10,3 miliardi in favore della Grecia e raggiunge un compromesso di massima che ridurrà il debito pubblico di Atene, ma solo a partire dal 2018, come chiedeva la Germania. L’intesa è arrivata nella notte dopo quasi 12 ore di negoziati.
Nel dettaglio, gli aiuti saranno trasmessi in due tranche, la prima da7,8 miliardi a giugno, la seconda probabilmente dopo l’estate. Ma occorre ricordare che, come è sempre accaduto, buona parte dei nuovi aiuti torneranno in tasca ai creditori per ripagare gli aiuti passati.
Intanto l’Esm, il fondo europeo di stabilità, studierà un piano a breve, medio e lungo termine “da introdurre gradualmente” destinato a ridurre l’onere dell’esposizione di Atene. L’impegno quindi non riguarda lo stock del debito (311 miliardi), ma gli oneri per il servizio del debito, ovvero gli interessi da pagare, che dovrebbero essere ridotti a meno del 15% del Pil a medio termine e a meno del 20% a lungo termine. Una soluzione molto lontana dalle richieste dell’Fmi, che proponeva di bloccare i pagamenti fino al 2040. Tuttavia, i rappresentanti del Fondo hanno approvato l’accordo.
“La fiducia reciproca dopo l’approvazione delle nuove misure da parte del governo ellenico ci ha consentito di aprire una nuova fase”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbleom.
“Siamo a una svolta che ci consente di uscire dal circolo vizioso recessione-tagli-recessione e di aprire di nuovo l’era degli investimenti esteri nel paese”, ha commentato il ministro delle Finanze greco Euclide Tsakalotos.
Poul Thomsen, il rappresentante per l’Europa dell’Fmi (nonché ex numero uno della Troika in Grecia, che ammise gli errori commessi con l’austerità), ha negato di aver fatto importanti concessioni venendo incontro alla cancelliera tedesca Angela Merkel: “A mio parere la soluzione raggiunta viene incontro ai nostri obiettivi di ridurre notevolmente l’esposizione della Grecia a medio termine – ha sottolineato – anche se ora spetta al consiglio del Fondo dare il via libera entro fine anno alla partecipazione del terzo salvataggio della Grecia in cambio di aiuti per 86 miliardi”.