E’ stato raggiunto nella notte l’accordo tra Grecia e Ue-Fmi per sbloccare l’ultima tranche da 12 miliardi (del prestito complessivo di 110) per il salvataggio del paese ellenico. Lo ha comunicato stamane la Commissione Ue. Grazie a questo prestito la Grecia dovrebbe evitare il fallimento, almeno a breve termine.
L’accordo prevede che il parlamento greco approvi entro il prossimo 30 giugno una manovra da 30 miliardi di euro, con maggiori tasse e tagli alla spesa pubblica, per coprire i 3,8 miliardi di euro di buco di bilancio. E l’assemblea di Atene dovrà anche dare il via libera a un piano di privatizzazioni per decine di miliardi.
Secondo quanto si apprende, il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos avrebbe incluso tra le nuove misure una tassa straordinaria sul reddito tra l’1% e il 5%, un abbassamento a 8 mila euro del livello minimo da redditi a partire dal quale si pagheranno le imposte e un incremento della tassa sul gasolio da riscaldamento.
I partiti di opposizione hanno già annunciato che voteranno contro il nuovo piano di austerità del premier George Papandreou, nonostante la Commissione Ue abbia invitato tutte le forze politiche greche a sostenere il doloroso pacchetto, ricordando che “l’unità nazionale è un prerequisito per il successo del piano”.
