Il Trattato Ue dice che la partecipazione all’area euro “è irreversibile”. Lo ha indicato la portavoce della Commissione europea, alla domanda se teoricamente è possibile l’uscita di un paese dall’Unione Monetaria, in riferimento all’eventuale caso greco.
Sul futuro della Grecia, a fronte delle indiscrezioni della stampa tedesca secondo cui l’uscita dall’Unione monetaria non sarebbe considerato un dramma dalla cancelliera Angela Merkel, la Commissione ha infatti indicato di non voler partecipare a “speculazioni” né di commentare “voci, commenti su articoli di stampa”. Ciò che aspetta la Commissione, “è il risultato delle elezioni politiche del 25 gennaio”
In ogni caso “dal primo gennaio l’unione monetaria ha 19 membri e dal 2016 si allargherà ulteriormente”, ha ancora indicato la portavoce. Quanto alla possibilità di rinegoziare il debito detenuto da Stati e istituzioni Ue: “Non entriamo nel merito di scenari speculativi che rischiano di entrare in contesti che non si pongono”. L’articolo 140 del Trattato Ue consolidato indica che il Consiglio “deliberando all’unanimità degli Stati membri la cui moneta è l’euro e dello Stato membro in questione, su proposta della Commissione e previa consultazione della Banca centrale europea, fissa irrevocabilmente il tasso al quale l’euro subentra alla moneta dello Stato membro in questione e prende le altre misure necessarie per l’introduzione dell’euro come moneta unica nello Stato membro interessato”. Tutto si gioca sul termine “irrevocabilmente”: l’interpretazione della Commissione e del Consiglio è che la stessa adesione all’euro è irrevocabile.