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Grecia, Ucraina: Milano amplia le perdite

In profondo rosso tutte le altre piazze europee – Pesa anche la bilancia commerciale cinese ma Piazza Affari è influenzata da titoli leader come Telecom che perde ancora colpi e Enel in attesa di certezze sulla vendita del 5% – Giù le banche e i titoli industriali – Deboli i Btp

Grecia, Ucraina: Milano amplia le perdite

Inizia in profondo rosso la settimana dei mercati finanziari.A Milano l’indice allarga le perdite a -2,14% (indice Ftse Mib a quota 20316).In pesante ribasso anche Francoforte -1,37% e Madrid -1,74%. Parigi – 0,82%, Londra -0,54%. Atene lascia sul terreno il 5,2% sotto la pressione del comparto bancario -9,2%.Deboli i Btp con un rendimento del decennale pari a 1,627%. Giovedì il Tesoro lancerà un nuovo bond a sette anni (fra i 3,5 e i 4 miliardi).

 Pesano le incertezze legate alle vicende di Grecia e Ucraina, ma gli investitori sono rimasti colpiti negativamente anche dalla bilancia commerciale cinese: export -3,3%, import – 19,9%, causa il minor consumo di materie prime.  Alexis Tsipras ha ribadito il rifiuto di un’estensione dell’attuale programma di aiuti con la Ue e il Fmi in scadenza alla fine di febbraio, e la volontà di rinegoziare un accordo ponte che permetta ad Atene di presentare a giugno un pacchetto di riforme.
 
L’euro segna stamattina un lieve rafforzamento nei confronti del dollaro a 1,134, da 1,131 di venerdì, e anche nei confronti del franco svizzero a 1,05, da 1,04. 
 Il Brent è in leggero ribasso a 57,50 dollari (-0,3%).

JP Morgan ha ha alzato oggi il giudizio su tutta la Borsa italiana e su quella spagnola a Overweight, riducendo la sua previsione sul mercato tedesco da overweight a neutral.

 Piazza Affari è però condizionata dalle vendite su alcuni titoli leader.Perde ancora colpi Telecom Italia -2,4%, condizionata dalla riduzione della quota della Findim di Marco Fossati. Gli analisti di Equita prevedono che il prossimo business plan triennale indichi un forte incremento del capex a 5 miliardi (due terzi in Italia), un rapporto debito/ebitda di 2,6 volte nel 2017 e l’ipotesi di sospensione del dividendo almeno per un anno.

Scende anche Enel -2,5%, in attesa del collocamento sul mercato di una quota del 5-6% da parte del Tesoro. Enel Green Power perde il 2%. In terreno negativo Eni -1,3%. Al contrario continua la risalita di Saipem +0,6% dopo il contratto di Kashagan.

Negative le banche. Correggono al ribasso Banco Popolare -1,9%% e Pop Milano -1,1%, entrambe al centro del risiko tra le Popolari. In ribasso anche Unicredit -2%, Intesa -2,3%. Al contrario, Monte Paschi +0,7%.

Arretrano i titoli industriali: Fiat Chrysler -2,4%, scende anche dopo il lungo rally Finmeccanica -2,6%. StM -1,8%.  Debole anche il lusso: Ferragamo -2%.,Luxottica [LUX.MI] -1,6%.

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