I greci “stanno andando direttamente all’inferno”. Non fa giri di parole Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra radicale Syzira, commentando ai microfoni della Cnn le ripercussioni che il Paese dovrà subire a causa del patto d’austerity siglato con Ue e Fmi.
L’accordo è fondamentale per ottenere gli aiuti internazionali da 130 miliardi di euro, ma Tsipras sostiene di voler mettere fine all’austerità e allo stesso tempo tenere la Grecia nell’eurozona, allacciando nuove alleanze per superare la crisi: “Faremo tutto quel che possiamo per muoverci in questa direzione, per mantenere la Grecia nella zona euro e in Europa“.
Syzira è arrivato secondo alle ultime elezioni elleniche, ma da allora ha negato il proprio appoggio a qualsiasi coalizione di governo, dichiarando di non poter sostenere alcun esecutivo – tecnico e non – che intenda mettere in pratica le misure d’austerità concordate. La sua opposizione è stata decisiva per determinare la convocazione di nuove elezioni, in calendario per il 17 giugno.
I dirigenti di Syriza sono accusati dai conservatori di Nuova Democrazia e dai socialisti del Pasok (rispettivamente primo e terzo partito alle elezioni di 10 giorni fa) di aver messo in secondo piano l’interesse del Paese – che rischia l’uscita dall’eurozona e il default incontrollato – per mero tornaconto politico. Negli ultimi giorni il partito di Tsipras ha incrementato notevolmente i propri consensi e secondo gli ultimi sondaggi sarebbe ormai in testa alle preferenze dei greci.
