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Grecia: si cerca l’accordo per sbloccare nuovi aiuti da 2 miliardi

La Grecia e i creditori cercano un nuovo compromesso, mettendo alla prova, da un punto di vista politico, l’intesa raggiunta la scorsa estate per il terzo piano di salvataggio. Atene, infatti, attende di ricevere i due miliardi di aiuti previsti per ottobre, ma i fondi non saranno erogati prima della revisione sull’attuazione delle riforme.

Nonostante, secondo diverse fonti il percorso di riforme messo in campo dal primo ministro greco Alexis Tsipras e dal ministro delle Finanze Euclid Tsakalos sia “in ritardo rispetto a quanto programmato”, la speranza è quella di trovare l’accordo entro l’Eurogruppo di lunedì prossimo.

Sempre sul fronte greco, i riflettori della vigilanza unica europea sono puntati sul sistema bancario del Paese, che è stato seguito molto da vicino nel corso dell’estate. A dirlo è Danièle Nouy, presidente del Consiglio di vigilanza Bce, che annuncia: “Ci siamo preparati a un intervento della vigilanza se necessario”.

“Una delle sfide principali quest’anno – ha proseguito Nouy – è stata quella di rispondere in modo adeguato al nostro ruolo nella crisi greca”. Secondo la presidente del Consiglio di vigilanza “è nostro dovere garantire che le banche greche siano stabili e solide perchè soltanto un sistema bancario sano può svolgere un ruolo positivo quando l’economia ellenica ritornerà in pista”.

Oltre a ciò, l’Autorità di vigilanza ha definito il fabbisogno di ricapitalizzazione di ognuna delle istituzioni finanziarie greche più importanti: “Il Meccanismo unico di vigilanza – ha concluso Nouy – farà la sua parte nel garantire che la ricapitalizzazione venga completata secondo i tempi”.

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