Almeno sul governo transitorio la Grecia ha trovato un accordo. Le nuove elezioni politiche si terranno il prossimo 17 giugno. Fino ad allora il primo ministro sarà il presidente del Consiglio di Stato, Panagiotis Pikrammenos. Ma le discussioni non sono mancate anche in questo caso. Sembra infatti che il presidente della Repubblica Karolos Papoulias avrebbe proposto di affidare l’incarico all’ex premier tecnico Lucas Papademos. Ma Alexis Tsipras, il giovane leader del partito radicale anti-europeista Syriza, secondo i sondaggi favorito alle prossime elezioni, si sarebbe opposto.
“Il Paese è a un punto critico”, ha dichiarato Pikrammenos, “Spero di essere in graado di svolgere il mio compito, il mio sarà puramente un governo di transizione“. E che questo esecutivo non prenderà alcuna decisione rilevante lo ha ribadito il leader comunista Aleka Papariga. “Sarà un governo strettamente provvisorio”, ha detto Papariga, “che non dovrà intraprendere alcuna azione a livello dell’Unione europea o della Nato vincolante per il popolo greco”.
Nel frattempo nel Paese si è scatenato il panico per il timore di una imminente uscita dall’euro e oltre 700 milioni di euro sono stati prelevati dai cittadini greci nella sola giornata di ieri dai conti correnti bancari.