Stiamo lavorando per trovare un accordo, ma le regole vanno rispettate. A dirlo è il premier Matteo Renzi, commentando nel corso della sua visita in Germania, gli sviluppi della situazione in Grecia: “Ciò che sta avvenendo non è il paradigma dell’Ue che abbiamo in mente. Siamo impegnati in un lavoro minuto dopo minuto per un accordo soddisfacente per evitare un dramma e la dracma. Ma le regole si rispettano dappertutto, si rispettano anche in Grecia”.
Per Renzi la necessità principale è quella di tracciare “una terza via tra irresponsabilità e austerity”. Una via che, stando alle parole del premier “non sta nel referendum greco ma deve stare nell’agenda europea”.
Sempre in tema di referendum, per il premier italiano, che ha parlato all’Università Humboldt di Berlino, si tratta di “una scelta politica molto azzardata: non è detto che lunedì se la posizione di Tsipras vincesse, le misure per i cittadini sarebbero più semplici o meno fiscali. E’ molto difficile sapere cosa accadrà”. Per Renzi, in goni caso, non si tratta di una scelta tra austerità e crescita, ma “tra euro e dracma”.
Anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan tiene aperte le porte a un buon esito delle trattative con Atene: “Per quanto riguarda me e i miei colleghi nell’Eurogruppo c’è sempre una possibilità di accordo”. “Purtroppo – secondo il ministro italiano – è stato perso molto tempo e ora sta per scadere”.
Per Padoan “il profilo di debito della Grecia è molto meno preoccupante di quanto sia spesso descritto. Quello di cui ha bisogno la Grecia è di tornare alla crescita e per questo ha bisogno di fiducia, credito e specifiche misure strutturali”.