Nuovo record per la disoccupazione greca: a marzo il tasso dei senza lavoro è arrivato al 16,2%, rispetto al 15,9% del mese precedente e all’11,6% dello stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono stati pubblicati oggi dall’Ufficio statistico nazionale Elstat. I disoccupati di Atene restano inferiori a quelli spagnoli (il 21,3% nel primo trimestre del 2011), ma sono più del doppio rispetto alla media dell’Unione europea. Quanto ai numeri, a marzo erano 811,340 le persone ufficialmente senza lavoro. L’incremento su base annua è spaventoso: addirittura il 40,2%. Come prevedibile, i primi a risentire di una situazione simile sono i giovani. La fascia d’età più colpita è quella fra i 15 e i 24 anni (il dato sale al 42,5%), seguita da quella 25-34 (il 22,6% non lavora).
Cattive notizia anche sul fronte della produzione industriale, che è scesa ancora ad aprile. Il calo è stato dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2010. A marzo la contrazione era stata dell’8%. L’industria conta per circa il 15% dell’intera produzione greca, dominata dal terziario, con il settore manifatturiero che contribuisce per circa l’11% al Pil. “La produzione industriale continua a peggiorare – spiega Nikos Magginas, della National Bank -, dal momento che la domanda interna molto debole annulla i benefici che derivano dall’andamento soddisfacente delle esportazioni” .