La Grecia ha lavorato e sta lavorando bene. Nel Paese ellenico si registrano “buoni progressi” e allo stato attuale “sussistono tutte le condizioni necessarie” perché il fondo salva-stati Efsf approvi l’esborso del pacchetto di aiuti da 8,3 miliardi. E’ la conclusione a cui sono giunti i ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi dell’Euro in occasione delle riunione informale dell’Eurogruppo di Atene.
In particolare, evidenzia il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il percorso di risanamento fiscale “è sulla buona strada”, mentre “buoni progressi sono stati compiuti anche per quanto riguarda le riforme strutturali”. Inoltre, prosegue Dijsselbloem, “salutiamo con favore l’impegno delle autorità per l’attuazione delle riforme in ampi settori pubblici e dei prodotti di mercati” quali beni e servizi.
Al governo di Atene si chiede ora di proseguire lungo questa strada. “Il processo di riforme dovrà proseguire per aumentare il potenziale di crescita dell’economia greca”, sottolinea Dijsselbloem. Le aree di intervento su cui la Grecia è chiamata a compiere nuovi ulteriori sforzi sono liberalizzazioni, privatizzazioni e riforma della pubblica amministrazione.
Si tratta del ribadimento delle richieste che i creditori hanno più volte avanzato nei confronti del governo ateniese, chiamato a soddisfarle. Intanto la comunità internazionale si prepara a prestare nuovi soldi: la prima tranche del pacchetto (6,3 miliardi sugli 8,3 complessivi) avverrà “alla fine di aprile”, a cui faranno seguito due tranche da un miliardo ciascuna a giugno e luglio.