Sulla Grecia dice la sua anche Moody’s: “Sono stati compiuti passi in avanti”, scrive l’agenzia di rating, ma i rischi di un’insolvenza sui pagamenti del paese restano “elevati”. Uno dei principali fattori di preoccupazione nel breve periodo sono le elezioni del prossimo aprile, che vedranno la fine del governo tecnico di Lucas Papademos, che finora aveva fatto di tutto per soddisfare le richieste dell’Ue, andando contro gli interessi dei partiti di maggioranza e opposizione.
Tali partiti si ritroveranno però a governare il Paese tra due mesi, e ciò solleva non poche incognite, sempre secondo Moody’s, “sull’attuazione delle misure” avviate dalla Grecia in cambio del nuovo piano di aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Più in generale, l’analista di Moody’s Sarah Carlson ha rilevato che “il fardello del debito greco resterà pesante per molti anni”, anche con l’eventuale completamento della riduzione dei pagamenti effettivi che il Paese sta cercando di ottenere con uno scambio sui suoi titoli di Stato, concordato con i creditori privati. L’agenzia di rating ha anche puntualizzato che sta ancora analizzando la situazione della Grecia e che sarà oggetto di comunicazioni “nei prossimi giorni”. Attualmente alla Repubblica di Grecia Moody’s assegna un punteggio ‘Ca’, il penultimo valore più basso.