L’economia ha ancora bisogno di ricostituenti. E’ il segnale che arriva dagli indici Pmi sull’attività manifatturiera della Cina e del Giappone, entrambi sotto la barriere dei 50 punti (confine tra espansione e stagnazione). I mercati reagiscono con un lieve rialzo: Tokyo +0,4%, Shanghai +0,3% in attesa di nuove misure espansive da parte delle banche Il governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, ha ribadito in Parlamento che “è troppo presto” per pensare alla fine del Qe.
Chiusura in rialzo anche a Wall Street, favorita da dati confortanti in arrivo dall’immobiliare: il Dow Jones e l’S&P 500 salgono dello 0,50% circa, Nadaq +0,42%. Deludono i conti di Facebook resi noti in serata: rallenta il tasso di crescita, ai minimi da due anni, nel dopo Borsa il titolo perde il 2%. Al contrario dopo la trimestrale l’after hours premia At&t (+1,7%).
MILANO LISTINO TOP IN EUROPA
Appuntamento stamane con gli indicatori Pmi anche per l’Eurozona. Nell’attesa i listini hanno vissuto ieri una giornata quasi fotocopia della precedente: una buona apertura, seguita da un brusco peggioramento, senza una spiegazione, e una moderata ripresa finale. Stavolta, a differenza di martedì, il listino migliore è stato quello italiano.
Milano ha chiuso con un guadagno dello 0,32% a 23.315 punti. In rialzo anche Parigi +0,36%. Francoforte -0,6%, Madrid -0,2%. In calo Londra -0,5%. Da notare il rialzo della sterlina (71,20 pence per un euro) e dei gilt (+15 punti base) dopo la pubblicazione dei verbali della Boe, meno “colomba del previsto).
RECUPERA IL BTP: IL RISCHIO ATENE PESA 30 PB SUI RENDIMENTI
Recupera posizioni il Btp: il decennale scende all’1,424%, lo spread è a 134 punti base grazie ad un rimbalzo dei rendimenti del Bund, risaliti allo 0,1631%. E’ stata, a detta degli esperti, una reazione tecnica, in attesa di indicazioni più precise sulla crisi greca, il fattore-chiave di queste settimane.
Secondo Vincenzo Longo, strategist di Ig, le tensioni su Atene comportano un maggio sui Btp è di 30 punti base. Lo scorso 12 marzo, il tasso del decennale di riferimento italiano, il dicembre 2024, ha toccato il minimo della storia a 1,04%. Il tasso si è poi posizionato attorno a 1,20% fino a schizzare la scorsa settimana in area 1,50%.
All’asta del 27 aprile il Tesoro offrirà 2,5-3 miliardi di titoli a medio termine: da 1 a 2 miliardi di Ctz; da 500 a 750 milioni di Btpei 15/09/2024; da 500 a 750 milioni trentesima di Btpei 15/09/2021.
GRECIA, SCENDE IL DECENNALE, RECUPERA LA BORSA
La Grecia non presenterà una lista di riforme all’Eurogruppo di venerdì, ha detto Thomas Wieser, a capo del working group dell’Eurogruppo, precisando che il Paese dovrebbe comunque riuscire ad essere solvente fino a giugno. Da Atene il vice ministro delle Finanze Dimitris Mardas fa sapere che “ci mancano ancora 400 milioni”, per affrontare le prossime scadenze del debito (e il pagamento di pensioni e stipendi agli statali) ad aprile. Sarà così decisivo l’Eurogruppo dell’11 maggio, il giorno prima della scadenza di 770 milioni di debiti da rimborsare al Fmi. Già stasera il dossier Grecia torna nelle mani di Angela Merkel, che incontrerà Alexis Tsipras a margine del Consiglio Europeo dedicato all’emergenza profughi.
Nell’attesa arriva un segnale confortante: la Bce ha nuovamente aumentato il limite massimo per la concessione di liquidità di emergenza Ela a favore degli istituti di credito ellenici di altri 1,5 miliardi. Si tratta dell’ultimo canale disponibile a favore di Atene per approvvigionarsi di liquidità. Anche grazie a questo segnale l’obbligazionario greco ha reagito. Il costo di finanziamento del biennale è in calo di 218 punti base al 27,05%, livello comunque molto alto, e quello del decennale di 71 punti al 12,70%. La borsa di Atene avanza dell’1,64% dopo il -3,33% di ieri. Piraeus Bank è rimbalzata del 23% dopo aver segnato ieri i minimi storici con una caduta del 15%.
UNICREDIT: BEREMBERG RADDOPPIA IL TARGET
La riscossa del listino è stata resa possibile dal rimbalzo del settore bancario. Brilla in articolare la stella di Unicredit +3,4%, miglior blue chip di Piazza Affari. E’ prevista a giorni la firma dell’accordo con Santander su Pioneer. Il gruppo che si occupa di asset management controllato da Unicredit integrerà le sue attività con Santander Asset Management, dando vita a un colosso mondiale del risparmio gestito controllata al 50% da Unicredit e al 50% dal gruppo spagnolo, più Warburg Pincus e General Atlantic, i due private equity che già partecipano a Santander Asset Management. Sarà un gruppo da 400 miliardi di euro, fra i primi dieci in Europa e i primi 30 al mondo.
A muovere il titolo Unicredit è stato soprattutto però il giudizio di Berenberg che ha deciso di promuovere il titolo a Buy da Sell, raddoppiando il target price a 8 euro da 4 euro precedente. La performance da inizio anno si è ampliata a +18%. Positivo ieri anche il resto del settore: Intesa +1,3%, MontePaschi +0,7%,Pop.Milano +2%, Banco Popolare +2,5%. Bpm recupera il 2%. Fra le assicurazioni, Generali -0,8%, UnipolSai -0,3%.
LUSSO: PER MEDIOBANCA, 2015 RECORD PER MONCLER
Passo indietro, invece, per il settore lusso, sotto la pressione di Kering. La holding del gruppo Pinault ha perso il 4,2% dopo la diffusione di dati preliminari del trimestre inferiori alle aspettative: a deludere è stato soprattutto il marchio Gucci: la ripresa, dopo l’uscita della coppia De Marco-Giannini si rivela difficile. Soffrono sia Tod’s -2,6% che Ferragamo -1,6%.
In controtendenza Moncler +2,6%, sostenuta dalla crescente convinzione che la francese Eurazeo, secondo azionista con il 23%, non abbia fretta di dismettere la partecipazione alla scadenza del lock up. Mediobanca Securities in vista dei conti trimestrali previsti per il 12 maggio si aspetta una “partenza dell’anno molto forte” e ha confermato sull’azione la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 18 euro.
STM ANCORA IN VOLO. L’AGCOM BACCHETTA TELECOM
In deciso rialzo il settore tech (Stoxx europeo +1%): l’olandese Asml, uno dei più grandi costruttori di macchinari per la produzione di chip, è salita del 10% dopo l’annuncio di una commessa da 1 miliardo. Continua l’avanzata di Stm +3%.
Frena invece Telecom Italia -0,5%. L’Agcom ha approvato un provvedimento di diffida nei confronti di Telecom Italia sulle nuove condizioni contrattuali ed economiche per i clienti di rete fissa.
C’è invece un’apertura sul fronte di Metroweb: Telecom Italia potrà avere la maggioranza in Metroweb con opportune regole di governance e accettando di avere come soci altri operatori telefonici. Lo ha detto Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti (Cdp) che, attraverso F2i e Fsi, controlla la società della rete: “Abbiamo sempre detto che questo è il modello preferito e suggerito dalle autorità: una società aperta a tutti gli operatori e con un forte socio finanziario. Se Telecom accetta l’ingresso degli altri operatori potrà avere la maggioranza fin da subito, anche se dovranno essere scritte opportune regole di governance”.
Sul fronte delle torri sale Ei Towers +1,68% a 54,45 euro. Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 54 a 57 euro, confermando la raccomandazione buy.
S&P TAGLIA IL RATING DI ENI +0,4%
In lieve rialzo stamane i prezzi del petrolio: il Brent è scambiato poco sopra i 63 dollari. Modeste anche le variazioni dei titoli oil. Saipem +0,4%, Tenaris -0,2%. Eni +0,4% non ha subito reazioni dopo la decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating a lungo e a breve termine sul cane a sei zampe ad ‘A-/A-2’ da ‘A/A-1’ con outlook stabile. Allo stesso tempo l’agenzia di rating Usa ha ridotto il rating a lungo termine senior unsecured sul debito della major petrolifera a A- da A.
L’agenzia ritiene che i prezzi del petrolio e del gas resteranno bassi nei prossimi due anni, portando a una contrazione dei profitti e a un continuo “discretionary” cash flow negativo nonostante le azioni del management per ridurre il dividendo e gli investimenti.
Tra le utilities scende Snam -1,3% nonostante che Rbs abbia alzato il prezzo obiettivo su da 5 a 5,25 euro, confermando la raccomandazione outperform.
PININFARINA A GIORNI SARA’ INDIANA. IMI PROMUOVE OVS
Torna a correre Pininfarina +11,39% dopo un rinvio per eccesso di rialzo. La cessione del pacchetto di maggioranza della società agli indiani di Mahindra & Mahindra potrebbe avvenire prima dell’assemblea di bilancio, fissata per il 29 aprile. “Non mi sento di confermarlo, ma nemmeno d escluderlo” ha dichiarato ieri il presidente Paolo Pininfarina.
Tra gli industriali, Finmeccanica -0,3%, Fiat Chrysler +0,1%. Ovs +3,83% a 4,88 euro. Banca Imi ha avviato la copertura sul titolo con rating hold e prezzo obiettivo a 5 euro. La stessa casa d’affari ha poi ridotto la raccomandazione su Geox +0,12% da add a hold, con target price che sale da 3,08 a 3,72 euro.