La Grecia emetterà titoli di Stato a breve termine martedì per rimborsare i 4,1 miliardi di bond in scadenza il 16 novembre ed evitare un default sul debito. Atene metterà in asta bond a 1 e 6 mesi per un totale di 3,125 mld.
L’Eurogruppo di lunedì non concluderà la discussione sugli aiuti ad Atene e “per finalizzare la decisione servirà una nuova riunione”, ma il 16 novembre, giorno della scadenza dei bond greci, “per la Grecia non ci sarà nessun default, né premeditato, né accidentale”. Lo dichiarano fonti Ue in vista dell’Eurogruppo.
“I ministri sono consapevoli della scadenza del 16 novembre e la discussione sulla Grecia sarà fatta alla luce di questa consapevolezza”, ha assicurato una fonte qualificata, confermando di non attendersi nessuna “finalizzazione” della decisione da questo Eurogruppo sulla prossima tranche di aiuti internazionali da 31,5 miliardi. Ma “una volta che sarà stata presa la decisione, “i soldi di cui il governo greco avrà bisogno per novembre e dicembre saranno coperti facilmente”. All’Eurogruppo di lunedì la situazione della Grecia sarà esaminata sulla base dei documenti e del rapporto della Troika (che dovrebbero arrivare entro domenica) e delle valutazioni “verbali che faranno Draghi, Lagarde e Rehn”. Una delle questioni pendenti è la sostenibilità della riduzione del debito al 2020, messa in discussione dal Fmi. C’é molta incertezza anche sull’ipotesi di una ristrutturazione del debito attraverso un roll over dei titoli da parte della Bce. “Questa ipotesi è infinitamente più complicata di quanto non potete immaginare”, hanno sottolineato le fonti. I bond in mano a privati – hanno anche riferito – ammontano a 50-60 miliardi di euro su un indebitamento complessivo di 350 miliardi di euro. Non ci sono date previste per una nuova riunione dell’Eurogruppo che potrebbe però tenersi entro la fine di novembre, forse il 26. Dopo l’approvazione da parte del Parlamento greco, delle nuove misure di austerità da 13,5 miliardi per il biennio 2013-2014, Bruxelles attende che domenica i parlamentari greci votino il bilancio per il 2013. Oltre al ministro delle finanze greco Stournaras, che parteciperà alla riunione dell’Eurogruppo lunedì e dell’Ecofin martedì, a Bruxelles martedì arriverà anche il premier Samaras, ufficialmente per una riunione del gruppo degli “amici della coesione”.
“E’ difficile che la prossima tranche di aiuti alla Grecia possa arrivare entro due settimane, perché fra i diversi presupposti necessari è richiesto anche il voto nel Parlamento tedesco”. Lo ha detto Marianne Kothé, portavoce del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble a Berlino in conferenza stampa. Il governo “non fa speculazioni”, ha aggiunto la Kothé rispondendo a una domanda, sui tempi previsti orientativamente per il versamento degli aiuti.