Terra in vista per la Grecia. Secondo la Banca centrale ellenica Atene uscirà dalla recessione nel 2014. L’istituto prevede nel prossimo anno una crescita dello 0,5% e un calo dell’1% del tasso di disoccupazione che attualmente viaggia al 25,5%.
A supportare la ripresa, le esportazioni e una stabilizzazione dei consumi.
Il governatore della Banca centrale ellenica Giorgos Provopoulos, fa notare il quotifiano greco in lingua inglese eKathimerini, ha comunque avvertito il Parlamento che il programma di ripresa greco è “ancora fragile” a causa dei rischi legati all’incertezza politica.
Provopoulos ha chiesto al Governo di portare avanti riforme strutturali per sostenere l’economia e evitare l’imposizione di nuove tasse come sistema per recuperare risorse.
“Salvaguardare i risultati raggiunti faticosamente finora è una necessità nazionale, così come lo è rafforzare il potenziale di crescita della nazione”, ha detto il numero uno dell’istituto.
Il clima politico polarizzato, secondo Provopoulos, metterebbe a rischio la ripresa. E’ per questo che ha chiesto alle forze politiche di lavorare assieme per uscire dalla crisi e per attuare riforme strutturali.
Per il governatore, il Governo dovrà combattere l’evasione e tagliare i costi del settore pubblico per raggiungere gli obiettivi fiscali fissati dai creditori internazionali.