Il Parlamento greco ha approvato la legge di bilancio per il 2013, condizione necessaria perché in settimana si sblocchi finalmente la nuova tranche di aiuti da 31,2 miliardi di euro. Ma la strada resta in salita, anche perché la Bce ha ridotto da 17a 12 miliardi il margine di indebitamento consentito ad Atene. Il governo di Atene per evitare di trovarsi a corto di liquidità emetterà domani titoli di Stato a breve termine (3-6 mesi) per rimborsare i 4,1 miliardi di bond in scadenza il 16 novembre ed evitare il default.
Secondo Der Spiegel online, prima di allargare i cordoni della borsa, Ue e Fmi vorrebbero dal governo Samaras la lista con i nomi di 2 mila dipendenti pubblici da mandare a casa entro la fine del 2012.
ASIA
Apre in ribasso la settimana borsistica a Tokyo -0,56% ; sale Hong Kong + 0,24%. Sale anche Shangai +0,1% trainata dai titoli dello shipping e dalla notizia che le autorità stanno per allargare la possibilità per i capitali stranieri di investire nel listino. L’andamento dei mercati trova ampia spiegazione nei dati divergenti delle due economie.
C’era grande apprensione per i dati del pil giapponese. I timori erano giustificati: nel terzo trimestre il Pil di Tokyo è arretrato dello 0,9%, sull’onda di un brusco calo dell’export: -5%. Su base annua la contrazione è del 3,5%. La caduta è legata al contenzioso con la Cina ed al rallentamento dei consumi europei, non contrastata a sufficienza dall’aumento della spesa pubblica sul fronte interno.
Al contrario, torna a crescere l’export di Pechino: +11,4% ad ottobre rispetto ad un anno fa contro +2,4% delle importazioni. Il surplus della bilancia commerciale di ottobre è di 32 miliardi di dollari, il più alto degli ultimi quattro anni.
“Siamo riusciti a tener sotto controllo la situazione, come dimostrano i dati macro. Ma non facciamoci illusioni: la crisi dell’economia è ben lontana dall’esser sotto controllo. E noi siamo costretti a conviverci”. Questa, in sintesi, l’analisi che il governatore della banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan ha illustrato domenica , senza alcun trionfalismo per i dati in miglioramento di export ed inflazione, ai 2268 delegati al Congresso del Paertito Comunista. Zhou, al vertice dell’istituto da dieci anni, potrebbe lasciare l’incarico tra pochi mesi.
AMERICA
Chiude in rosso la settimana delle elezioni,la peggiore dall’inizio di giugno. L’indice S&P 500 è sceso del 2,4%, il Dow Jones del 2,1% . Dall’inizio del 2012, comunque, gli indici sono ancora positivi: S&P +9,7, Dow Jones +4,9%.
Entra da oggi nel vivo a Washington la trattativa per evitare il fiscal cliff. L’intesa sembra difficile, ma possibile, dopo l’intervento. Il compromesso potrebbe prevedere la cancellazione di deduzioni e sgravi fiscali per i contribuenti più ricchi. In cambio, il presidente potrebbe rinunciare a ritoccare le aliquote.
Entro la fine dell’anno il Congresso Usa dovrà varare un piano di riduzione del deficit pubblico da 600 miliardi di dollari e se lo farà scatteranno in automatico tagli alla spesa pubblica e nuove tasse per un ammontare analogo.
A tranquillizzare Wall Street ci penserà il rinvio dell’adozione degli standard di capitale previsti da Basilea 3 per le banche americane. Un rinvio che permetterà ai Boig della finanzia di non ridurre l’attività nei derivati.
EUROPA
Le trattative sul bilancio Ue per il 2013 sono fallite ancor prima di cominciare. Venerdì notte, infatti, i rappresentanti del Regno Unito e di altri Stati del nord hanno contestato l’obbligo di far fronte a ripianare i conti del 2012 che lamentano un buco di 9,8 miliardi di euro.
Oggi, assieme al budget, il caso Grecia sarà al centro della riunione dell’Eurogruppo. Venerdì l’aumento della “febbre” è prontamente segnalato dal ritorno sotto lo “zero” dei rendimenti dei bond fino a 2 anni di: Svizzera, Danimarca, Germania, Finlandia e Austria. Un mese fa solo la Svizzera era rimasta a tassi sotto zero .
ITALIA
Per Piazza Affari il bilancio della settimana è un ribasso del 3,7% che azzera la performance da inizio anno (+0,6%). Il Btp a 10 anni oggi ha sofferto con il rendimento che per buona parte della giornata è tornato al 5,00%, ma nel finale è ridisceso al 4,96% con spread a quota362 (-2 punti base). Mercoledì il Tesoro offrirà all’asta titoli a tre anni.
Oggi verranno annunciati i risultati del terzo trimestre di Pirelli, particolarmente attesi perché alcune case di investimento ipotizzano un lieve calo della guidance di fine anno. Gli analisti in particolare prevedono ricavi &,207 milioni contro 6,245) e debito in lieve peggioramento (1,216 contro 1,1 miliardi ) rispetto alle indicazioni del management, mentre l’Ebitda si attesta nella parte bassa del range atteso.
Dall’inizio dell’anno Pirelli è salita in Borsa del 30%, sovraperformando l’indice Stoxx del settore auto europeo che ha guadagnato il 19%. Ma a tener banco sono le trattative di Marco Tronchetti Provera per sostituire la famiglia Malacalza nei piani alti della catena di controllo del gruppo. Il dossier è affidato a Gerardo Braggiotti che continua i colloqui con il fondo Clessidra, l’Investindustrial di Andrea Bonomi, il finanziere Albert Frère ,i private di Jp Morgan e i fondi sovrani di Qatar e Singapore.
Nel week end intanto è stata definita un’intesa per il salvataggio di Prelios: la Feidos, codata capitanata da Massimo Caputi guiderà l’operazione che prevede un massiccio aumento di capitale er 185 milioni: in parte, ovvero 100 milioni, cash, parte attraverso la conversione di debiti in capitale da parte dei creditori bancari. Il piano passerà all’esame del consiglio domani, assieme all’approvazione dei conti trimestrali.
In Piazza Affari le perdite più forti sono state dei titoli finanziari. Fra le bancheUnicredit è scesa dello 0,99%, Intesa -0,6%, Mediobanca-2,6%, Banco Popolare -2,2%, MontePaschi -1,8%.
In settimana ci sarà il confronto ravvicinato tra i mancati sposi. Domani, infatti, si tengono i cda sia di Intesa che di Unicredit. Entrambi gli istituti, poi, hanno fissato la conference call con gli analisti per mercoledì pomeriggio: Intesa alle 14, Unicredit 90 minuti dopo,
Fra i titoli del risparmio gestito è caduta Mediolanum -4,9%, dopo che l’a.d. Ennio Doris ha detto che il dividendo 2012 sarà di entità modesta. Generali è scesa dell’1,2%: i risultati del terzo trimestre sono stati in linea con le attese. Il nuovo piano industriale sarà presentato il 14 gennaio, ha detto l’a.d. Mario Greco.
Seduta brillante per Telecom Italia, in rialzo del 3,6% dopo l’annuncio dei risultati del terzo trimestre: l’utile è stato leggermente migliore delle attese degli analisti, molto meglio il debito netto. Ma ad accendere le attenzioni del mercato è il rumor dell’interesse di Naguib Sawiris. L’imprenditore egiziano sarebbe pronto a rilevare una quota consistente dell’ex incumbent, rilevando la quota di Telefonica in Telco o con un’offerta agli altri azionisti.
Balzo di Finmeccanica, salita del 6,3% dopo i risultati che sanciscono il ritorno della società all’utile. Inoltre la controllata Ansaldo Breda si è aggiudicata una commessa da 300 milioni di dollari per la realizzazione del metrò a Miami. Positiva anche Ansaldo StS +0,8%.
Lottomatica è salita dello 0,7%, Mediaset +1,3%, Parmalat +1,4%, positiva anche Saipem +1,9%. Autogrill è caduta del 2,7%: dopo i risultati annunciati ieri, Cheuvreux ha tagliato il giudizio a underperform da outperform e confermato il target price a 8,5 euro. Exane ha tagliato il target price a 8,2 euro e ribadisce il giudizio neutral.