Al quartier generale di Syriza, la formazione greca di sisistra radicale, stanno già festeggiando. “Si profila una vittoria storica” ha dichiarato il portavoce del leader Alexis Tsipras che sta raccogliendo, a due terzi dello spoglio,raccoglie il 36,8% dei voti, a due voti dalla amaggioranza assoluta.
Il centrodestra di Nuova Democrazia del premier uscente Samaras è per ora fermo al 26% ed è distaccato di circa 10 punti.
Al terzo posto c’è Alba Dorata, partito neonazista.
Tsipras ha già dichiarato che l’era dell’austerità è finita ma che non intende uscire dall’euro: però vuole rinegoziare il debito estero cercando di ridurne i costi e i tempi di restituzione. Da Bruxelles e da Berlino gli hanno risposto che la Grecia deve comunque onorare gli impegni ma a nessuno conviene forzare la situazione e il negoziato sotterraneo è in corso da settimane.
Grande attesa anche per la reazione dei mercati finanziari che domani devono testare il risultato greco dopo il rally legato al lancio del Qe della Bce di Mario Draghi.