La fine di un incubo per la Grecia, che dopo anni di sacrifici vede uno spiraglio di luce. Almeno dal punto di vista dei conti pubblici, visto che oggi il Consiglio Ue ha chiuso la procedura per deficit eccessivo a carico di Atene, confermando così che il disavanzo netto è ora inferiore al 3% del Pil.
“Dopo molti anni di gravi difficoltà le finanze pubbliche elleniche sono in una condizione migliore, ora siamo nell’ultimo anno di sostegno finanziario del programmi economico e i progressi fatti permettono adesso alla Grecia di raccogliere fondi sui mercati finanziari a tassi sostenibili”, ha detto il ministro delle Finanze estone Toomas Toniste, presidente Ecofin di turno.
Il Consiglio ricorda, come già fece l’esecutivo comunitario, che da un picco di disavanzo al 15,1% del Prodotto interno raggiunto nel 2009 il bilancio ellenico è stabilmente migliorato fino ad arrivare a un surplus dello 0,7% nel 2016. “Nonostante sia previsto un piccolo disavanzo per il 2017, le prospettive fiscali sono nuovamente in miglioramento” negli anni a venire. Il rapporto tra il debito e il reddito nazionale ha raggiunto un apice del 179% nel 2016 e dovrebbe scendere nei prossimi anni, anche se la dieta ferrea imposta da Bruxelles, va ricordato, ha provocato non poche sofferenze sociali.