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Grecia, ecco i “10 comandamenti” chiesti dalla troika al governo Papademos

Dall’Egitto alla Grecia. I 10 comandamenti del 2012 sono, secondo la stampa ellenica, l’elenco solenne delle misure di rigore chieste dalla troika ad Atene per concedere la seconda tranche di aiuti ed evitarne il default. Queste azioni sono appunto contenute in un documento di 10 pagine e saranno decisive per ottenere il finanziamento da 130 miliardi di euro disposto da Ue e Fmi a fine ottobre. Le ha illustrare ieri sera il premier greco Luca Papademos.

I cosiddetti 10 comandamenti, non ancora ufficiali, riguardano in particolare tagli nelle pensioni complementari, un aumento delle imposte immobiliari, l’adozione di misure di deregulation per il mercato del lavoro che potrebbero risultare in riduzioni dei salari nel settore privato, e soppressioni di enti e posti di lavoro pubblici.

La troika che rappresenta i creditori pubblici del Paese, che negozia questo nuovo giro di vite ad Atene dalla settimana scorsa, chiede anche secondo la stampa che la ricapitalizzazione prevista delle banche greche che partecipano all’operazione di cancellazione di parte del debito sovrano si faccia attraverso azioni privilegiate, senza diritto di voto. Il governo aveva pensato ad azioni ordinarie, che gli garantissero un diritto di voto.

Lo stato dovrà inoltre realizzare 2,2 miliardi di risparmi supplementari nel 2012 per compensare il suo sforamento di bilancio dell’anno precedente, sforzo che il governo ha deciso di realizzare attraverso nuovi tagli nelle spese militari e negli armamenti. Secondo fonti di stampa, Papademos ha indicato che le trattative con la troika su questo nuovo giro di vite dovranno essere concluse entro il 13 febbraio.

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