Anche l’ultimo tentativo è andato a vuoto. Nel Parlamento greco è mancato per la terza volta consecutiva il quorum per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica: a questo punto, come prescrive la Costituzione ellenica, il Paese deve tornare alle urne. Il premier uscente Antonis Samaras ha annunciato che le elezioni anticipate si terranno il 25 gennaio.
Il candidato governativo Stavros Dimas, 73 anni, ex commissario europeo e membro del partito conservatore Nea Dimokratia, ha ottenuto oggi solo 168 preferenze sulle 180 necessarie per ottenere l’incarico.
Alle prossime elezioni, secondo i sondaggi, dovrebbe affermarsi Syriza, partito di sinistra alternativa guidato da Alexis Tsipras, che ha già annunciato l’intenzione di ridiscutere gli accordi raggiunti con la Troika per rinegoziare le condizioni imposte in cambio dei prestiti internazionali. L’obiettivo, ha chiarito più volte Tsipras, è abbandonare l’austerità alle radici dell’attuale crisi sociale e umanitaria: la permanenza del Paese nell’Eurozona, invece, non è in discussione.
In ogni caso, la strada del governo monocolore sarà probabilmente impraticabile, visto che a Syriza potrebbe servire comunque una manciata di voti esterni per ottenere la maggioranza in Parlamento.
Intanto, la notizia del voto imminente affossa i mercati. La Borsa di Atene crolla del 10%, mentre Piazza Affari arriva a cedere quasi il 3%. Quanto ai titoli di Stato, è sotto pressione il triennale greco, che accusa un aumento dei rendimenti a oltre l’11,30%, con un incremento di 80 punti base rispetto all’apertura. Sfiora il 10% il rendimento sui titoli a cinque anni mentre poco mosso il decennale, all’8,62%. Lo spread Btp-Bund è in forte rialzo a 144 pb.