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Grecia, è stallo. Tsipras conferma il No

Ancora un botta e risposta a distanza tra Alexis Tsipras e Angela Merkel, quando manca poco all’Eurogruppo che stasera potrebbe riavvicinare – o meno – la Grecia all’Europa, dopo che dalla mezzanotte di ieri il Paese ellenico è ufficialmente insolvente e non riceverà più aiuti. 

Il premier greco ha parlato alla nazione in un discorso televisivo in vista del referendum indetto per domenica prossima, per il quale Tsipras invita i cittadini a votare per il “no”, spiegando le ragioni: “Restiamo al tavolo del negoziato – ha detto il leader di Syriza -. Imporre la necessità di votare in un modo o nell’altro può esser difficile, si può dire sì ma anche no: dire no non significa dire no all’Europa ma tornare ad una Europa di valori, che abbiamo concordato e che abbiano un significato. Il no non è uno slogan ma una scelta”.

“Non dobbiamo mettere a rischio una ripresa dell’economia greca – ha ancora detto Tsipras in diretta televisiva -, dobbiamo cercare di aiutare coloro che hanno difficoltà e non coloro che hanno delle disponibilità già in mano. Se non consideriamo questo elemento puniremo solo una parte della popolazione”. Il premier ha anche ribadito l’intenzione di provare fino alla fine a raggiungere un accordo: “Vogliamo un accordo ma che sia sostenibile. Cari greci voglio dirvi che vi ringrazio di cuore per la calma che avete potuto mantenere il coraggio. Questa situazione non continuerà per molto tempo, salari e pensioni non andranno perse”.

Poco dopo il messaggio di Tsipras è intervenuta la Cancelliera tedesca Angela Merkel, da Berlino dove era in visita il premier italiano Matteo Renzi. “Per la Grecia – ha detto la Merkel a margine dell’incontro con Renzi – le porte rimangono aperte: per il resto non posso che ripetere che abbiamo bisogno di riforme ampie per una crescita sostenibile”. “A più riprese ho avuto contatti con Tsipras – ha ancora detto la cancelliera tedesca -: il nostro rapporto personale non è danneggiato. Ogni Stato sovrano ha diritto a prendere decisioni”. Per quanto riguarda invece l’Italia, la Merkel ha detto che “anche se c’è qualche incomprensione con gli immigrati credo che supereremo tutto”.

“Non è pensabile – ha invece detto Renzi – che noi abbiamo smesso di far pagare le baby pensioni in Italia per poi pagarle in Grecia. Fare il referendum è stato un errore“. 

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