Niente Eurogruppo straordinario domani dopo il successo del NO al referendum greco. “Non sapremmo che cosa dire” ha riferito un funzionario europeo prima di un chiarimento politico al vertice dell’Europa che comincerà con l’incontro di domani tra il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Si tratta di capire se l’Europa riconfermerà o no la proroga per 5 mesi di aiuti per 10 miliardi ad Atene che potrà così fronteggiare le imminenti scadenze delle rate dei debiti sia verso l’Europa che verso il Fondo Monetario evitando il default che altrimenti scatterà il prossimo 20 luglio. Ma perché questo accada occorre che, dopo il referendum, la Grecia sia in grado di impegnarsi sul piano delle riforme. Anche perché il pronunciamento del popolo greco è importante ma non può certamente sovrapporsi o annullare quello dei popoli europei che hanno già fatto le riforme e che hanno sopportato l’austerità prima di Atene.
Solo se ci sarà una prima intesa tra le parti, l’Europa potrà discutere l’allungamento del debito greco.
Grande è anche l’attesa per la riunione di domani della Bce di Mario Draghi che deve decidere se continuare o no i finanziamenti d’emergenza Ela alla Grecia, senza i quali le banche elleniche, che ormai hanno esaurito la liquidità, non potranno riaprire gli sportelli.