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Grecia: asta bond positiva, ma la Troika vuole di più

Il Tesoro di Atene ha collocato bond trimestrali per 1,625 miliardi di euro con un tasso d’interesse al 4,24%, in lieve calo – Intanto proseguono le trattative con la Troika per il pacchetto di tagli che consentirebbe al Paese di incassare gli aiuti e evitare il default – Il premier Samaras: “Smetteremo presto di temere il ritorno alla dracma”.

Grecia: asta bond positiva, ma la Troika vuole di più

La Grecia mette a segno un buon risultato sul mercato del debito e prosegue le trattative per incassare la prossima tranche di aiuti. Questa mattina il Tesoro di Atene ha collocato bond trimestrali per 1,625 miliardi di euro. Lo ha annunciato l’agenzia ellenica per la gestione del debito pubblico (Pdma), specificando che il tasso d’interesse si è fermato al 4,24%, in lieve calo rispetto all’ultima asta di titoli a tre mesi (4,31%).

Intanto il governo greco continua le trattative con i tecnici della Troika (Ue, Bce e Fmi). Sul tavolo c’è ancora il pacchetto di tagli al bilancio per il biennio 2013–2014, condizione indispensabile perché i creditori internazionali concedano nuovi fondi per 31,5 miliardi di euro. Senza queste risorse, Atene rischia il default entro poche settimane. 

Il premier Antonis Samaras si è detto ottimista: “La Grecia avrà presto la nuova tranche di aiuti per pagare i suoi debiti, ricapitalizzare le banche e immettere liquidità nel mercato. Allora si metterà fine alla paura del ritorno alla dracma. Per la prima volta in Grecia esiste un forte consenso popolare che sostiene le grandi e necessarie riforme strutturali”. 

La strada da percorrere sarà comunque più lunga del previsto. Ieri il ministro delle Finanze Yannis Stournaras ha assicurato che i negoziati con la Troika proseguiranno anche dopo il vertice europeo del 18 ottobre, da cui – ormai è certo – non emergerà alcuna novità di rilievo per Atene.  

Dalla Germania arrivano però segnali distensivi. Angela Merkel ha riconosciuto i notevoli progressi del Paese nel campo delle riforme: “Si può dire molto sulla Grecia – ha sottolineato la cancelliera stamane a Berlino, dove ha incontrato l’associazione dei datori di lavoro tedeschi -, ma in quel Paese molto è stato messo in moto”. Malgrado il risanamento proceda più lentamente di quanto sperato, Merkel ritiene che “nella mentalità generale qualcosa sia cambiato”. 

Sempre questa mattina i rappresentanti della Troika – i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Claus Mazuch (Bce) e il danese Poul Tomsen (Fmi) – hanno incontrato il ministro del Lavoro greco, Yannis Vroutsis, per riprendere le trattative. Alcune delle misure principali chieste dai creditori internazionali riguardano i contratti di lavoro nel settore privato: il taglio del 50% degli indennizzi per licenziamento a partire dal gennaio 2012 (quindi retroattivo), la riduzione del periodo di preavviso per licenziamento da sei a tre mesi e l’abolizione dell’adeguamento triennale degli stipendi. 

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