La Grecia manca un altro pagamento al Fondo monetario internazionale. Ieri Atene avrebbe dovuto rimborsare all’istituzione internazionale 456 milioni di euro, ma da Washington fanno sapere che il denaro “non è stato ricevuto”. Lo conferma il portavoce del Fmi, Gerry Rice, precisando che il board esecutivo è stato informato.
Lo scorso giugno la Grecia era stata la prima economia avanzata a mancare un versamento al Fmi, non riuscendo a coprire debiti in scadenza con il Fondo per 1,6 miliardi di euro. Ora, quindi, i pagamenti arretrati del Paese ellenico hanno superato quota 2 miliardi di euro.
“La richiesta delle autorità greche per un’estensione degli obblighi sui pagamenti dovuti il 30 giugno sarà discussa dal board esecutivo nelle prossime settimane”, ha spiegato Rice.
Intanto, oggi i partiti al potere ad Atene si riuniscono per esaminare le pesanti misure di rigore che il Paese dovrà adottare per ottenere il terzo piano di salvataggio dai creditori internazionali, dopo l’accordo trovato ieri mattina. Già questa mattina dovrebbero riunirsi i gruppi parlamentari di Syriza e Anel, i due partiti al governo, per esaminare il progetto di legge sulle nuove misure.
Secondo il piano approvato a Bruxelles, il governo deve far approvare le leggi entro mercoledì. A quel punto, anche i Parlamenti di altri sei Paesi Ue (fra cui la Germania) dovranno esprimersi sul piano.
In seguito, “mercoledì notte o giovedì mattina”, avrà luogo “una riunione dell’Eurogruppo per teleconferenza”, ha annunciato ieri il presidente Jeroen Dijsselbloem. Si parla di un prestito ponte da 12 miliardi per consentire alla Grecia di superare l’emergenza. Entro il 20 luglio Atene deve pagare 3,5 miliardi alla Bce.