Cambiare le lampadine su una nave non è uno scherzo, cambiarle su sette navi è un’impresa, riuscire a farlo migliorando eccezionalmente l’impatto ambientale è una bella sorpresa e una notizia. Ci sono riuscite insieme Grandi Navi Veloci e Site di Bologna. La prima, fondata nel 1992 e oggi parte del Gruppo MSC, è una delle principali compagnie di navigazione del Mar Mediterraneo, con 14 navi operative, di cui 7 vantano il prestigioso riconoscimento Green Star di qualità ambientale. Site, che fa capo all’imprenditore Stefano Borghi, opera nel settore delle telecomunicazioni, energia e trasporti. Nata nel 1947 è leader nella fornitura di servizi di System Integration chiavi in mano, nella realizzazione di infrastrutture e impianti tecnologici per lo sviluppo di reti di telecomunicazione, di energia e di trasporto ferroviario. L’azienda è stata protagonista negli ultimi 5 anni di una crescita impressionante: + 18% il fatturato medio annuo, arrivato nel 2017 a 275 milioni di euro (170 milioni nel 2016), con 2000 dipendenti nel mondo.
L’incontro fra queste due belle realtà avviene sui sistemi di illuminazione led “VIvila” (marchio Site) e la loro collaborazione parte sei anni fa con un progetto pilota di relamping su alcuni ponti della nave Splendid, per poi estendersi progressivamente su tutti gli impianti di illuminazione delle altre unità navali: Majestic, Fantastic, Excellent, Excelsior, La Superba e La Suprema. Una flotta con una capacità di trasporto marittimo di oltre 16mila passeggeri e 6mila veicoli e una copertura di 15 importanti tratte mediterranee a livello nazionale ed internazionale. Il passaggio alla tecnologia led permette alla Compagnia GNV di beneficiare di molti vantaggi dal punto di vista energetico. Infatti si riduce in maniera consistente il consumo di combustibile utilizzato per alimentare il sistema d’illuminazione di bordo e c’è a un abbattimento del 70% della potenza media impegnata, con una riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 di 2.785 tons / anno, rispetto alle circa 3,980 tons annue emesse prima dell’intervento. Sono altrettanto significativi i risultati ottenuti sui costi di manutenzione degli impianti e di smaltimento dei materiali. E anche i passeggeri hanno i loro vantaggi.
“L’intervento – spiega una nota – ha notevolmente migliorato l’esperienza di bordo, andando a impreziosire tutti gli ambienti, in particolare quelli legati all’accoglienza e all’intrattenimento, rendendoli ancora più sicuri e confortevoli, grazie a un elevato aumento della loro luminosità e a una riduzione dell’emissione di calore”. Ma perché ci sono voluti sei anni? Intanto perché le navi sono molte e stanno in porto poco e poi perché Site ha dovuto costruire una sorta di vestito luminoso su misura per ogni nave e per ogni ambiente, calibrando la luce a seconda degli spazi. Un lavoro di “ingegnerizzazione” e personalizzazione davvero ciclopico. Grazie a questo salto di qualità infine GNV ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) il riconoscimento di Titoli di Efficienza Energetica da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).