Dalla guida alle mostre da non perdere a Natale a New York a quella delle coppie famose alla Barbican Art Gallery di Londra, per non dire della grande mostra storica di Frida Kahlo al Brooklyn Museum e ai capolavori della Johannesburg Art Gallery – da Picasso a Warhol – esposti fino al prossimo 3 marzo al Palazzo Ducale di Genova.
Ce n’è per tutti i gusti nella rassegna delle esposizioni e delle mostre più interessanti in Italia e all’estero che il numero del week end di FIRST Arte illustra con dovizia di particolari.
Ma dopo le mostre e oltre alle aste da record, un’altra serie da non perdere su FIRST Arte riguarda i bestseller del passato che ci rivelano che cosa leggevano i nostri padri o i nostri nonni nel corso del Novecento. Stavolta il sito di arte e culturale lanciato da FIRSTonline racconta la storia e le opere di Lucio D’Ambra che – come dice il titolo del servizio – è stato, nei primi decenni del secolo scorso, “molto più di uno scrittore”.
Nella sua breve vita D’Ambra, pseudonimo di un ben più grigio cognome (Manganella), fu infatti redattore e giornalista di svariate testate, poeta, scrittore di una cinquantina di libri, autore di una quarantina di opere di teatro, soggettista e sceneggiatore cinematografico ma soprattutto ebbe il grande merito da critico di scoprire immediatamente, nel 1913, il genio e il talento letterario di Marcel Proust subito dopo l’uscita del primo volume della Ricerca del tempo perduto