Gpi ha collocato un bond non convertibile e non garantito da 30 milioni di euro. Lo fa sapere la stessa società di servizi per la sanità, spiegando in una nota che l’obiettivo del prestito è supportare “i piani di crescita del gruppo”.
L’obbligazione di nuova emissione prevede un tasso fisso annuale pari al 3,5% e una scadenza a 6 anni. Cassa Depositi e Prestiti – anchor investor dell’operazione – ha investito nel bond 20 milioni di euro, mentre gli altri 10 sono arrivati da Springrowth SGR, Banco BPM, Mediocredito Trentino Alto Adige e Finint SGR per conto della gestione Solidarietà Veneto Fondo Pensione.
“L’emissione di questo nuovo prestito obbligazionario conferma la fiducia di importanti investitori, tra cui Cassa Depositi e Prestiti, che hanno deciso di credere in noi – commenta il presidente e amministratore delegato del Gruppo GPI, Fausto Manzana – Le risorse raccolte attraverso l’emissione del prestito obbligazionario saranno destinate ai piani di crescita del nostro gruppo sia attraverso operazioni di M&A che mediante investimenti in ricerca e sviluppo necessari per innovare e internazionalizzare la nostra offerta di software, servizi e tecnologie per il mondo sanitario”.
Banca Akros, Banco Bpm e Unicredit hanno svolto il ruolo di arranger e joint bookrunners per l’emissione del bond, che è quotato alla Borsa Italiana sul sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT.