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Governo: semplificazioni ed energia nel “Decreto del fare bis”

Il decreto del fare bis potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri per un primo esame venerdì 2 agosto, mentre il varo definitivo è previsto per il 9 agosto nell’ultima riunione di governo prima della pausa estiva. Tra i ministeri e Palazzo Chigi si sta però valutando l’ipotesi di varare il provvedimento dopo la pausa di Ferragosto. Il decreto prevederà ulteriori misure di semplificazione per le imprese, di agevolazione del credito nonché nuove misure sull’energia.

Il primo punto di discussione resta l’Imu. Al momento, un compromesso praticabile è quello della cosiddetta service tax, che unificherebbe Imu e tassa sui rifiuti. Insieme alla riforma dell’Imu è prevista anche quella del catasto che però, spiega Saccomanni, richiederà anni.

Altro punto su cui sta lavorando il governo è quello legato alle imposte sul lavoro. I sindacati hanno richiesto una riduzione delle imposte su lavoratori dipendenti e pensionati attraverso l’aumento della no tax area e la detassazione delle tredicesime. Le imprese puntano all’abbattimento dell’Irap e del cuneo fiscale. Saccomanni si è detto favorevole ad un taglio dei contributi fiscali a carico delle imprese, senza toccare quelli previdenziali. Le risorse arriverebbero dalla lotta all’evasione e dalla diminuzione delle forme di agevolazione fiscali presenti.

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