X

Governo: ok decreto su sofferenze bancarie, rinviate riforme catasto e giochi

Il Governo approva un decreto legge per aiutare le banche a liberarsi dei crediti in sofferenza, mentre fa slittare la riforma del catasto: se ne tornerà a parlare soltanto dopo il varo della nuova local tax, per evitare un aumento immediato delle tasse sulla casa in alcune città. Rinviata a venerdì l’approvazione di altri cinque decreti attuativi della delega fiscale, in scadenza il 27 giugno. Nulla di fatto anche per il nuovo provvedimento sul settore dei giochi pubblici. Questi i principali risultati del lungo Consiglio dei ministri andato in scena ieri sera a Palazzo Chigi.

1. IL DECRETO PER LE BANCHE

Per quanto riguarda il pacchetto sulle banche, è prevista la nascita di “un mercato secondario di crediti in sofferenza” e la deducibilità in un solo anno (finora erano cinque) delle svalutazioni sui crediti. Ad aprile le sofferenze lorde degli istituti italiani hanno raggiunto il livello più alto di sempre, ovvero 191,5 miliardi, pari al 10% degli impieghi, mentre i crediti deteriorati complessivi hanno superato quota 350 miliardi. Il decreto punta anche a ridurre i tempi giudiziari per il recupero crediti, intervenendo sulle procedure fallimentari. 

“Le misure approvate – ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – hanno a che fare con la necessità di rimettere in moto il mercato del credito che attualmente risente del peso dei crediti deteriorati. La novità sulla deducibilità permette di dedicare più capitale al credito, e ne facilita la ripresa. La copertura è a costo zero per il bilancio pubblico: anzi, potrebbe portare perfino dei piccoli benefici al bilancio. Stiamo facendo delle simulazioni”. 

Il nuovo pacchetto di norme “migliora il sistema creditizio e quello delle finanze”, ma ciò non vuol dire che l’idea della bad bank sia stata accantonata: “Le misure per il sistema bancario varate oggi – ha continuato Padoan – sono già estremamente potenti ed efficaci per mettere in moto il mercato dei crediti in sofferenza e ridare slancio all’economia. Se un veicolo ci sarà, compatibilmente con le norme europee sugli aiuti di stato, sarà uno strumento in più”.

2. RIFORMA DEL CATASTO DOPO LA LOCAL TAX

Quanto alla riforma del catasto, il premier Matteo Renzi ha spiegato che “l’intenzione del governo è di rinviarla a dopo il varo della local tax”, ovvero la nuova tassa unica sugli immobili che dovrebbe arrivare fra alcuni mesi, con la nuova legge di Stabilità. Il provvedimento, ha spiegato il Presidente del Consiglio, “era a invarianza di gettito”, ma poteva comportare la riduzione del carico fiscale su alcune città e il contemporaneo aumento su altre. 

Sembra però che le simulazioni realizzate dall’Agenzia delle Entrate avessero creato non poco allarme. Le rendite catastali delle case popolari in centro, ad esempio – secondo la Uil-Servizio politiche territoriali, che ha elaborato i dati in base al possibile algoritmo del Fisco –, sarebbero aumentate di sei volte a Napoli, di quattro a Roma e di cinque a Venezia. Per rispettare il principio dell’invarianza di gettito, cardine della delega fiscale, sarà necessario perciò modificare radicalmente il sistema delle aliquote rispetto a quello previsto oggi per Imu e Tasi, un’operazione assai complicata a livello tecnico. Di qui la decisione di occuparsi prima della local tax e solo dopo del catasto. 

3. I DECRETI RINVIATI A VENERDI’

I testi che slittano a venerdì riguardano il regime delle sanzioni penali e amministrative, la ristrutturazione delle Agenzie fiscali, la semplificazione del contenzioso, l’interpello (ovvero l’istanza del contribuente al Fisco per ottenere chiarimenti sull’interpretazione di una norma relativa a tributi erariali), l’erosione e l’elusione fiscale.

Il provvedimento più atteso è il primo e Renzi ha già chiarito che “non ci sarà più la questione del 3%”: si tratta della soglia oltre la quale era prevista la non punibilità della frode fiscale, un limite introdotto a inizio anno e che ha suscitato molte polemiche, poiché a molti è sembrata una norma salva-Berlusconi.  

Quanto al decreto sulle Agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Dogane dei Monopoli), l’obiettivo è risolvere con un concorso il problema dei dirigenti fiscali che una sentenza della Consulta ha retrocesso alla qualifica di funzionari.

4. LA RIFORMA DEI GIOCHI

Rinviata a data da destinarsi anche la riforma del comparto del gioco pubblico e dell’ippica. Le soluzioni possibili sono due: un approdo dell’ultimo minuto in Consiglio dei ministri il 26 giugno, a meno di 24 ore dalla scadenza della delega fiscale, o il varo di un nuovo provvedimento sotto forma di disegno di legge.

Related Post
Categories: Tasse