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Governo: ok al 730 precompilato dal 2015

Dall’anno prossimo pagare le tasse sarà più semplice “per oltre 30 milioni di italiani, che riceveranno a casa la dichiarazione dei redditi precompilata dallo Stato”. Lo ha annunciato oggi Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che questa mattina ha esaminato il decreto sulle semplificazioni fiscali. Il documento precompilato sarà disponibile per via telematica entro il 15 aprile. La novità avrà carattere sperimentale nel 2015 e ovviamente farà riferimento ai redditi percepiti nel 2014. Sarà comunque possibile presentare la dichiarazione secondo le vecchie modalità.  

Il nuovo modello, ha chiarito Boschi, potrà essere “reinviato con eventuali correzioni se i cittadini riscontrano difformità. Da quel punto in poi potranno dormire sonni tranquilli, senza possibilità di ricorsi. Questa innovazione renderà la vita più facile a pensionati e lavoratori dipendenti”. Dal 2016 la dichiarazione precompilata conterrà, oltre ai dati del Cud, anche le spese sanitarie del 2015, come l’assistenza specifica e le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni o detrazioni, se fatte con la “ricetta rossa” e la tessera sanitaria. Ci saranno inoltre i dati relativi alle detrazioni per ristrutturazioni, assicurazioni vita e mutui ipotecati. Nessun obbligo di dichiarazione, invece, per l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, nel caso in cui l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a 100mila euro. 

Per arrivare alla stesura della dichiarazione precompilata saranno utilizzati diversi canali d’informazione come: l’Anagrafe tributaria, i dati trasmessi da banche, assicurazioni ed enti previdenziali, i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta. Sarà istituita un’unità di monitoraggio, che riceve e gestisce i dati contenuti nei flussi informativi.

RIFORMA DEL CATASTO

Il testo approvato oggi dal Governo, ha precisato Boschi, “non riguarda solo le dichiarazioni dei redditi, ma è un provvedimento a tutto tondo. Inizierà anche il percorso di riforma del catasto con la costituzione delle commissioni che avranno il compito di operarne la revisione”.

RIFORMA ELETTORALE

Sul versante della riforma elettorale, il ministro ha fatto sapere che “per avere la proposta dei relatori bisognerà aspettare solo qualche ora: come era emerso già dalle fasi iniziali, ci sarà una riduzione della componente dei sindaci e aumenterà la componente dei consiglieri regionali. Dovrebbe essere ridotto il numero complessivo dei membri del Senato. Sono diversi i punti che potranno essere rimessi in discussione, eventualmente anche quello delle liste bloccate. Quanto alla Camera, alcuni emendamenti sono già stati presentati, ma non rientrano nel progetto di riforma del governo e non credo ci saranno emendamenti su questo. Ridurremo invece il numero dei senatori di nomina presidenziale, ma rimarranno anche loro”.

GRILLO? NON SI CAMBIA PARTNER IN CORSA

Il ministro ha quindi ricordato che esiste un accordo “tra le forze di maggioranza e Forza Italia: dobbiamo innanzi tutto rispettare quell’impegno. Eventuali modifiche proposte da M5S saranno prese in considerazione, ma prima ci sono le altre forze politiche che hanno già partecipato al percorso: non si cambia partner all’ultimo momento quando c’è un percorso serio di riforme che ha impegnato i gruppi in questi mesi”. Quindi, l’incontro chiesto dai grillini per discutere della legge elettorale è apprezzato dal Governo, ma non fino al punto da rimettere in discussione l’accordo già trovato con Silvio Berlusconi. “Tutto è fattibile – ha aggiunto Boschi –, bisogna capire se c’è la volontà davvero di partecipare alla trasformazione del paese o se rimangono su posizioni di conservazione come è stato finora e se condivideranno gli obiettivi della riforma”.

RISARCIMENTI PER I DETENUTI

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il decreto legge che prevede risarcimenti per i detenuti che hanno vissuto periodi in cella vivendo in condizioni “inumane”, ossia sotto lo spazio “vitale” dei tre metri quadrati, violando così i principi dettati dalla Corte di Strasburgo. Il provvedimento, messo a punto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Guardasigilli Andrea Orlando, prevede misure sia di carattere economico – un risarcimento al detenuto pari a 8-10 euro per ogni giorno vissuto in tali situazioni degradanti – sia, per coloro che ancora non hanno finito di scontare la loro condanna in cella, uno sconto pari al 10% di pena residua. “Il decreto permette di metterci in regola ed evitare procedure d’infrazione Ue”, ha spiegato ancora Boschi. 

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