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Governo, oggi in Cdm taglio al finanziamento pubblico dei partiti e proroga bonus edilizia

Dicono che non sia una marcia indietro, ma a quanto pare vogliono guadagnare tempo. Il taglio al finanziamento pubblico dei partiti ci sarà, ma l’applicazione sarà graduale e la transizione si concluderà solo nel 2017. Il provvedimento arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, poi dovrà passare per l’approvazione di Camera e Senato. 

L’ultima versione del disegno di legge prevede di sostituire ai fondi dello stato le contribuzioni volontarie, con agevolazioni fiscali per i versamenti più piccoli, che sarà possibile detrarre per il 50%. I contribuenti potranno inoltre destinare il 2 per mille ai partiti. 

Una struttura che preoccupa non poco i tesorieri, che vorrebbero quantomeno degli sconti fiscali più consistenti, con detrazioni almeno del 90% per incentivare le mini-donazioni. Solo nel Pd ci sarebbero 180 dipendenti a rischio cassa integrazione, mentre il Pdl ha congelato i contratti a termine dei propri dipendenti. 

Intanto, il prossimo luglio arriveranno tutti i finanziamenti previsti (anche per evitare contenziosi con le banche, che avevano già concesso prestiti ai partiti sulla base della legge attuale). Il taglio graduale inizierà dal 2014 e prevede che i fondi si dimezzino ogni anno, con l’introduzione progressiva delle contribuzioni private. La transizione finirà nel 2017.

Il Cdm, inoltre, dovrebbe varare oggi il decreto per prorogare da giugno a fine dicembre il bonus sugli interventi per l’efficienza energetica degli immobili (55%) e quello sulle ristrutturazioni edilizie (50%). Ad accompagnarli, una serie di ulteriori misure volte a favorire la riqualificazione degli edifici sulla base di criteri anti-sismici nelle aree a rischio. 

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Categories: Politica