Nelle consultazioni di governo le sorprese non mancano mai. La più inattesa è quella che viene dal Movimento 5 Stelle che clamorosamente boccia online Beppe Grillo e lo spinge all’incontro con Matteo Renzi che oggi lo riceverà nel corso delle consultazioni che vedranno di scena anche Silvio Berlusconi e il Pd.
Non è una novità da poco, ma non minore è l’altra che sta prendendo corpo in queste ore: quella che riguarda la guida del delicatissimo ministero dell’Economia, da cui in buona parte dipenderà il successo o meno del futuro governo Renzi. Dopo le tanti voci circolate nei giorni scorsi l’idea di Renzi, che ieri ha deto di volere una squadra tutta sua per il Governo, è quella di affidare le chiavi del dicastero di via XX Settembre a un supermanager di collaudata sensibilità politica e gradito anche al Quirinale. Il nome che sembra raccogliere i maggiori consensi per l’Economia è quello dell’ex presidente di Telecom e già ad di Eni, Franco Bernabè.
Una volta risolto il problema dell’Economia la formazione della lista dei ministri, che Renzi conta di presentare entro sabato, diventerà più facile e si tornerà a parlare di programmi. A tale riguardo ieri Angelino Alfano ha chiesto a Renzi di evitare sbilanciamenti a sinistra, di escludere tassativamente la patrimoniale, di correggere il Jobs Act e di scegliere un garantista per la Giustizia.
Berlusconi, che oggi vedrà Renzi prima dell’incontro del premier in pectore con il Pd, insisterà invece per le riforme istituzionali e per l’Italicum in prima battuta e prometterà un’opposizione responsabile.
Se non insorgeranno improvvise difficoltà, l’Italia avrà entro la settimana il nuovo governo guidato dal più giovane presidente del Consiglio della storia della Repubblica.