E’ ufficiale: Paolo Gentiloni è stato incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a formare un nuovo governo, dopo le dimissioni di Matteo Renzi avvenute immediatamente dopo la sconfitta nel referendum costituzionale. Gentiloni, come vuole la prassi, ha accettato con riserva, e con ogni probabilità sceglierà la squadra di ministri domani (lunedì) e giurerà entro la giornata di martedì.
“Ringrazio il presidente della Repubblica per il compito che mi ha conferito – ha detto Gentiloni subito dopo la nomina -. Come prima cosa è necessaria sollecitudine sulle nuove regole elettorali. Merita rispetto la coerenza di Renzi. Ci muoveremo nel quadro della maggioranza uscente, dando vita a un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i nostri cittadini e per affrontare con massimo impegno le problematiche internazionali, economiche e sociali che ci aspettano”.
Gentiloni, che era ministro degli Esteri del governo uscente, era in pole position da almeno un paio di giorni: il Partito democratico ha infatti indicato il suo nome per la successione a Renzi, il quale aveva subito lasciato intendere che non avrebbe accettato un incarico bis. Il nuovo governo, non gradito alle opposizioni che invocavano elezioni a brevissimo, avrà dunque pieni poteri, come già spiegato da Mattarella nella giornata di sabato, e non sarà a termine, perchè la Costituzione non lo prevede. Gli impegni interni e internazionali dell’Italia, e soprattutto il nodo della legge elettorale, farebbero dunque pensare ad elezioni sì nel più breve tempo possibile, ma non entro l’inverno come ipotizzato da qualcuno inizialmente. Difficilmente questo Esecutivo completerà la legislatura, ma altrettanto difficilmente si voterà prima della fine della primavera.
Chi è Paolo Gentiloni
Nato a Roma nel 1954 (ha da poco compiuto, il 22 novembre, 62 anni), Gentiloni è stato negli ultimi due anni il ministro degli Esteri del governo Renzi (nominato il 31 ottobre 2014). Di origini nobili, giornalista professionista, ha diretto la rivista di Legambiente ed è stato portavoce di Francesco Rutelli a partire dal 1993, all’epoca della prima elezione a sindaco di Roma. A Roma ha ricoperto anche l’incarico di assessore al Giubileo e al Turismo. Gentiloni debutta poi in Parlamento nel 2001, eletto alla Camera dei Deputati. Dal 17 maggio 2006 all’8 maggio 2008 è stato anche ministro delle Comunicazioni nel secondo governo Prodi. Il suo partito di riferimento è stato La Margherita, ed è stato poi tra i primi a promuovere la formazione del Partito democratico. L’ultima esperienza politica non è stata propriamente un successo: candidato alle Primarie del centrosinistra per le elezioni comunali di Roma del 2014, si classifica solo al terzo posto preceduto nettamente dal futuro sindaco Ignazio Marino e dal giornalista David Sassoli.