Ancora un nulla di fatto. Il secondo giro di consultazioni si è concluso senza che ci sia stato alcun passo avanti tra i partiti.
“Dall’andamento delle consultazioni di questi giorni emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga un governo non ha fatto progressi”. Queste le parole esatte utilizzate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, ancora uno volta, non ha potuto far altro che “prendere atto dello stallo”, chiedendo alcuni giorniper capire come uscirne.
Il capo dello Stato ha però sottolineato la necessità di “avere un governo nella pienezza delle sue funzioni” ricordando le “tensioni del commercio mondiale, la crisi internazionale, le scadenze europee” che impongono l’insediamento di un esecutivo. Un messaggio chiaro e preciso ai principali partiti del Paese che dal canto loro continuano a porre veti e controveti.
L’ultima polemica risale a meno di 24 ore fa, quando al termine dell’incontro con Mattarella, Silvio Berlusconi ha rubato la scena al nuovo leader del centrodestra, Matteo Salvini, ribadendo il suo niet a un l’accordo con Di Maio. Quest’ultimo, al canto suo, ha contraccambiato e affermato nuovamente il su No ad un accordo con l’ex Cavaliere. Per non restare indietro, il numero uno della Lega ha chiuso definitivamente le porte ad una possibile alleanza con il Partito Democratico.
Di fronte a questo scenario, i margini d’azione dell Presidente della Repubblica si riducono al lumicino. Due al momento le ipotesi in campo: incarico esplorativo a Casellati o a una personalità super partes. Tramontata invece l’opzione Giorgetti.
Stamattina Mattarella ha incontrato anche il presidente emerito Giorgio Napolitano: “Come rappresentanti istituzionali – ha affermato l’ex capo dello Stato al termine del colloquio – siamo tutti accanto al presidente Mattarella nella ricerca di soluzioni. Il suo è un compito estremamente difficile e complesso e nello stesso tempo presenta una sua innegabile urgenza”. Dopo Napolitano sono saliti sul Colle il presidente della Camera Roberto Fico e a seguire il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
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Ci saremmo anche un po' stufati di aspettare. Questo è anche scarso rispetto per gli elettori.