Lavoro, semplificazioni e fisco: su questi temi il governo varerà alcuni disegni di legge e un “decreto del fare” prima del prossimo vertice europeo, in calendario per il 27 e 28 giugno. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, al termine del vertice di maggioranza di questa mattina a Palazzo Chigi. Un incontro convocato dopo l’esito della tornata elettorale amministrativa, che ha rafforzato non poco la posizione del Partito Democratico.
L’obiettivo è “liberare energie e risorse – ha spiegato il ministro –. I gruppi parlamentari nelle prossime ore ci presenteranno alcune loro proposte”. Oltre a Franceschini, hanno partecipato all’appuntamento di oggi i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato, il premier Enrico Letta, il vicepremier Angelino Alfano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi.
Quanto all’eventuale slittamento del rincaro Iva dal 21 al 22% che scatterà automaticamente dal primo luglio, “è presto per dare risposte, servono risorse, non parole”, ha detto ancora Franceschini, sottolineando che ci sono “due scadenze già fissate. Una è decisa dal Parlamento e prevede che entro il 31 agosto si riformi l’Imu, l’altra decisa da prima è l’aumento dell’Iva”.
Ha scelto invece di sbilanciarsi Renato Brunetta: “L’orientamento della maggioranza è di bloccare l’aumento dell’Iva – ha detto il capogruppo Pdl alla Camera –. Serve un segnale forte, per questo riteniamo che il rinvio dell’aumento dell’Iva sia inutile, perché provocherebbe un aumento dei risparmi dei cittadini”. Evitare l’aumento dell’Iva impone di trovare due miliardi nel 2013 e quattro miliardi l’anno dal 2014.
Nel decreto in arrivo saranno previste anche misure di decontribuzione e defiscalizzazione dei nuovi assunti, “perché dobbiamo recuperare 500 mila posti di lavoro persi a causa della crisi nell’arco di due anni”, ha continuato Brunetta.
Infine, il capitolo Costituzione. Governo e maggioranza hanno deciso di accelerare il processo di riforma: l’obiettivo è arrivare al via libera in prima lettura del disegno di legge costituzionale entro luglio.