Riforme costituzionali e legge elettorale, lavoro, pubblica amministrazione e fisco. Questi i primi impegni su cui si concentrerà l’Esecutivo di Matteo Renzi, che questa mattina ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo Governo dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
“Metterò tutto l’impegno e l’energia di cui sarò capace in questo difficile compito – ha detto il segretario democratico dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica –. Nelle prossime ore incontrerò i Presidenti della Camera e del Senato, poi andrò a Firenze per i necessari adempimenti istituzionali nella mia città. Stasera sarò di nuovo a Roma e domani inizieranno le consultazioni”.
Il Premier incaricato ha quindi ribadito che il nuovo Governo punta a concludere la legislatura, arrivando quindi al 2018. “L’impegno che ci siamo posti è molto complesso e serio – ha continuato Renzi –. Immaginiamo l’allungamento della prospettiva politica di questa legislatura, per questo è necessario che tutte le forze politiche siano consapevoli dei prossimi passaggi: l’orizzonte di legislatura che ci diamo necessita di qualche giorno per arrivare a sciogliere la riserva”.
Quanto all’agenda del nuovo Esecutivo, il numero uno del Pd ha tracciato un calendario preciso: “Entro febbraio dobbiamo concludere un lavoro urgente sulle riforme costituzionali e della legge elettorale da portare all’attenzione del Parlamento. A marzo ci concentreremo sul lavoro, ad aprile sulla riforma della Pubblica amministrazione e a maggio sul fisco. Abbiamo intenzione di lavorare in modo molto serio sui contenuti, non su altro”.