Il Presidente incaricato Giuseppe Conte si dice convinto di chiudere le trattative di governo tra martedì e mercoledì e una mano gliela dà il Pd, che si è pronunciato a favore dell’annullamento dei vicepremier per stanare Luigi Di Maio. Ma resta l’incognita del voto degli iscritti dei Cinquestelle sulla fantomatica piattaforma Rousseau della Caseleggio associati.
In un’intervista al Fatto Quotidiano, Conte ha detto di vedere “un buon clima di lavoro” tra i potenziali alleati di governo e ha aggiunto di “essere convinto che tutti siano disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che riguarda l’intero Paese”.
In effetti, sui programmi le distanze tra Pd e Cinque Stelle non sembrano incolmabili, ma resta il nodo delle vicepresidenza del Consiglio, che il capo politico dei Cinque Stelle, Di Maio, malgrado le bacchettate di Beppe Grillo, non intende mollare. Per stanarlo è intervenuto ieri l’ex ministro Pd, Dario Franceschini, che sulla carta è il maggior candidato a diventare vicepremier in quota Pd. Raccogliendo un’idea iniziale di Conte, Franceschini ha suggerito di rinunciare alle vicepresidenze in modo da semplificare la formazione del governo ma al tempo stesso da mettere a nudo i piani di Di Maio: il capo dei Cinque Stelle insisterà nelle sue brame di potere anche se il Pd rinuncia alla poltrona di vicepremier e anche a rischio di far naufragare il tentativo del Conte 2?
Forse la risposta al nodo del vicepremier arriverà dalla strana votazione dei grillini sulla piattaforma dell’Associazione privata Casaleggio e partners, in programma per martedì. Questo il quesito che verrà sottoposto agli iscritti da almeno sei mesi al Movimento: “Sei d’accordo che il Movimento Cinque Stelle faccia parte di un Governo, insieme al Partito democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”.
Si tratta di una strana votazione che interferisce con il normale percorso costituzionale e che ha la pretesa di affidare le sorti del governo che riguardano tutti gli italiani a poche migliaia di iscritti con scarsi controlli di trasparenza, ma tant’è. Se la consultazione si concluderà con un voto a favore del nascente governo, la strada del Conte 2 sarà spianata e tra martedì sera e mercoledì il premier incaricato potrebbe recarsi al Quirinale per sciogliere la riserva. Ma se, invece, Di Maio volesse ciurlare nel manico e agisse per far fallire l’ipotesi di governo, la consultazione sarebbe l’occasione più ghiotta. Anche se Beppe Grillo, che è favorevole alla nascita del governo Cinque Stelle-Pd, manda a dire agli iscritti: “È un’occasione unica”. Da non perdere.