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Governo, Coronavirus: “7,5 miliardi per famiglie e imprese”

Imagoeconomica

Il Governo presenta le misure economiche – “straordinarie e urgenti” – per affrontare l’emergenza coronavirus. Dopo le decisioni su scuola, università, eventi, sport e ospedali, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il Premier Giuseppe Conte annuncia l’arrivo di “7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest’emergenza”.  

Le risorse saranno inserite in un nuovo decreto legge che prevede uno scostamento del deficit rispetto ai saldi programmatici precedenti pari a 0,35 punti percentuali di Pil. Saranno “7,5 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare: tecnicamente sono 6,35 miliardi in termini di indebitamento”, ha sottolineato il ministro dell’Economia.

Mercoledì 11 marzo, le Camere dovranno approvare (a maggioranza assoluta) l’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Poi la parola passerà all’Unione Europea, ma Conte preannuncia: “Non facciamo un salto nel buio, possiamo già dichiarare che c’è la piena sensibilità della commissione Ue a comprendere l’emergenza che stiamo attraversando. Non ci aspettiamo nessuna distonia rispetto all’atteggiamento dell’Ue”.

“È già partita la lettera che informa l’Ue di questo scostamento, siamo in costante contatto e da questo punto di vista non esiste alcun problema” ha confermato Gualtieri.

Sul decreto il ministro ha spiegato che al suo interno saranno stanziate “risorse significative e ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate dell’emergenza“, ma – ha sottolineato – il provvedimento “non esaurisce gli interventi necessari: il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita”

Le nuove risorse serviranno a dare un po’ di respiro a famiglie, lavoratori e imprese. “Previste misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario”, ha detto il ministro dell’Economia, passando poi ad elencare gli altri provvedimenti: “risorse per il Servizio sanitario nazionale, la protezione civile e le forze dell’ordine, misure che ci consentiranno di sostenere i redditi e salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali” perché “nessuno deve perdere lavoro per coronavirus”.

L’Esecutivo ha stabilito inoltre il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo: “Il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

“Non c’è ancora una nuova data, è un rinvio tecnicamente “sine die””, ha detto il premier, aggiungendo: “Sentirò i comitati per prendere una decisione e stabilire un’altra data” che dovrebbe essere indicata entro il prossimo 23 marzo.

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Categories: Politica