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Governo: Bankitalia può rimuovere i vertici delle banche piccole

Ok dell’Esecutivo alla direttiva Ue che dà alla Banca d’Italia il potere di rimuovere i vertici degli istituti che non rientrano sotto la vigilanza della Bce – Cambiano i requisiti richiesti ai manager, le regole sul cumulo degli incarichi, il regime delle sanzioni amministrative e altro ancora – Via libera anche a Solvency II per le assicurazioni.

Governo: Bankitalia può rimuovere i vertici delle banche piccole

Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera definitivo a due decreti che attuano altrettante direttive Ue in tema di banche e d’assicurazioni. Lo rende noto un comunicato di palazzo Chigi diffuso al termine del Cdm, aggiungendo che – nel corso della stessa riunione – Vincenzo La Via è stato confermato direttore generale del Tesoro per altri tre anni.

BANCHE PICCOLE: BANKITALIA POTRA’ RIMUOVERE I VERTICI

1) Il primo intervento dà alla Banca d’Italia il potere di rimuovere i vertici delle banche più piccole (quelle che non rientrano sotto la vigilanza della Banca centrale europea), nel caso in cui sia a rischio “la sana e prudente gestione” degli istituti.

2) Il decreto riforma anche la normativa sui requisiti dei manager e dei partecipanti al capitale, integrando i requisiti oggettivi di “onorabilità e di professionalità” con criteri di “competenza e correttezza” e introducendo alcuni limiti al cumulo degli incarichi. 

3) Viene poi introdotto un nuovo regime per le sanzioni amministrative, che avranno importi più elevati e non colpiranno solo le persone fisiche. Al contrario, il nuovo sistema è volto a sanzionare in primo luogo l’ente e solo sulla base di presupposti individuati nel decreto legislativo anche l’esponente aziendale o la persona fisica responsabile della violazione.

4) Con il provvedimento arrivano anche nuovi meccanismi per la segnalazione, sia all’interno dell’ente sia verso l’Autorità di vigilanza, di eventuali violazioni normative da parte del personale delle banche (il cosiddetto whistleblowing), oltre all’obbligo di astensione di soci e amministratori nelle deliberazioni in cui abbiano un interesse in conflitto.

ASSICURAZIONI: NUOVA VIGILANZA E NORMATIVA SEMPLIFICATA

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi anche “uno schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2009/138/CE in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II)”, si legge nel comunicato.

La direttiva, oltre a semplificare la normativa comunitaria attraverso la codificazione delle precedenti direttive vita e danni (escluse le auto), introduce un nuovo regime di vigilanza prudenziale con l’obiettivo di fornire un quadro regolamentare “finalizzato alla massima tutela degli utenti – precisa ancora il governo – e alla creazione di un nuovo sistema che fornisca alle Autorità di Vigilanza gli strumenti per valutare la solvibilità di un’impresa di assicurazioni”. 

Sono previsti nuovi requisiti patrimoniali ancorati ai rischi effettivamente corsi, nuovi criteri di valutazione e nuove modalità per la misurazione e mitigazione dei rischi. Si interviene poi sulla governance delle imprese d’assicurazione, responsabilizzando il board e introducendo nuove funzioni aziendali.

Il decreto precisa anche i compiti attribuiti in materia di vigilanza all’Ivass, che potrà intervenire sulla governance delle compagnie e utilizzare società di revisione per le ispezioni in loco, prevedendo gli oneri a carico dei soggetti vigilati con riferimento ai soli modelli interni, come avviene in altri Paesi europei. 

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